Il Prof. Edoardo Fleischner, autore, progettista multimediale e docente di comunicazione all’Università degli Studi di Milano, in un’intervista rilasciata il 10 maggio a Radio Radicale ha descritto le diverse tipologie di fenomeni sviluppatisi all’indomani del drammatico terremoto in Nepal verificatosi ormai più di due settimane fa.

Secondo Fleischner le soluzioni proposte sono state principalmente di tre tipi:

  • Una tipologia è rappresentata dai servizi che permettono di sincerarsi delle condizioni dei propri parenti o conoscenti che si trovavano in Nepal al momento del sisma;

  • Un secondo tipo di servizio è la classica “colletta solidale” per finanziare un fondo a sostegno della popolazione colpita;

  • Il terzo tipo di servizio è la creazione di una rete, virtuale o non, per permettere una migliore cooperazione.

Le varie tipologie di servizi spesso si intersecano nell’offerta di una stessa compagnia, che permette di fare più cose contemporaneamente, ma ora vediamo più nel dettaglio le effettive proposte di grandi aziende della comunicazione come Facebook, Google, Viber e Vodafone.

Google

Già in occasione della catastrofe di Haiti nel 2010 Google aveva dato il suo prezioso apporto nella catena di solidarietà che si era venuta a creare, ed anche in occasione del terremoto in Nepal ha da subito messo a disposizione il suo “bottone di presenza”, rintracciabile digitando nel motore di ricerca “Person Finder”. Il servizio consta di due tasti, il primo per rendere noto che si sta cercando qualcuno ed il secondo che permette di far sapere che si hanno informazioni su qualcuno.

google person finder

Inoltre Google ha messo a disposizione anche chiamate pressoché gratuite verso il Nepal (1 cent al minuto per evitare spammer) tramite il suo servizio Google Voice.

google voice

Facebook

Il più celebre social network del mondo non è stato da meno, e come Google ha rilasciato il suo “bottone di presenza”, il Safety Check Tool, che permette di dire al mondo che stai bene o che hai notizie di un amico che sta bene.

facebook safety check

Facebook ha poi reso possibile una raccolta fondi per gli International Medical Corps, dare il proprio contributo è facile, basta cliccare su “dona”.

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Viber

Anche Viber, noto servizio che permette chiamate gratis on-line, ha predisposto un canale specifico per il Nepal, Viber Help, al quale è possibile accedere seguendo le istruzioni date ad esempio in questo tweet della compagnia.

Viberhelp

Vodafone

Tutti questi lodevoli supporti delle più grandi compagnie di comunicazione del mondo, non avrebbero però potuto raggiungere un alto livello di efficienza senza la trovata di Vodafone: il suo Istant Network Mini è uno zaino leggero (non pesa più di 10 Kg) che crea con altri zaini e con un satellite una rete istantanea, che permette di telefonare e mandare messaggi. La grandiosità della soluzione proposta sta tutta nel fatto che essendo appunto stato colpito da una violenta scossa sismica, il Nepal è al momento disastrato dal punto di vista tecnologico, con gravi danni a trasmettitori e linee telefoniche. Questo comodo zaino permette il superamento del problema.

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Valerio Santori

Quotidiano indipendente online di ispirazione ambientalista, femminista, non-violenta, antirazzista e antifascista.

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