Emergenza rifiuti nell’hinterland napoletano, dove, puntualmente, gli automobilisti trovano tantissimi rifiuti abbandonati sulle rampe di accesso all’asse mediano. La situazione, da anni oggetto di indagine dai gruppi ambientalisti, non è mai stata seriamente presa in considerazione dagli organi regionali e provinciali nonostante le decine di segnalazioni, perfettamente documentate, arrivate agli organi di competenza.

Girando sull’asse mediano non si può fare a meno di notare che le piazzole di sosta, che servirebbero come luogo di fermata per emergenze, sono diventate delle vere e proprie discariche a cielo aperto, che raccolgono ogni tipo di rifiuto. Pneumatici, materassi, vetro, pellami. A scaricare questi rifiuti in strada sono cittadini, che non sanno come liberarsi di rifiuti ingombranti come mobili e materassi, e ‘imprese’ illegali, che provvedono allo smaltimento di rifiuti speciali, come pneumatici e pellami, a nome di aziende che lavorano a nero, e che spesso e volentieri provvedono anche a bruciare.

La spazzatura è presente anche sulle rampe di accesso dell’asse mediano, ostacolando gli automobilisti che accedono o escono dall’arteria stradale e costringendo gli stessi ad un vero e proprio slalom trai rifiuti abbandonati. Sulla questione è forte l’impegno dell’associazione Agri Ambiente 2014, riconosciute come Guardia Ambientale con decreto presidenziale. Il Comandante delle Guardie Ambientali, infatti, ha disposto 3 pattuglie sul territorio tra Marano di Napoli, Mugnano, Giugliano e Villaricca. Queste tre pattuglie hanno ritrovato e documentato una situazione parecchio sgradevole, con una gran quantità di spazzatura sulle rampe di accesso e di uscita dalla strada statale. La documentazione fotografica è stata poi consegnata agli organi competenti per richiedere un intervento di bonifica della zona. L’associazione, inoltre, fa sapere che “stiamo eseguendo appostamenti notturni per sorprendere sul fatto e denunciare i cittadini che smaltiscono illegalmente rifiuti speciali o abbandonano rifiuti solidi urbani“.

Francesco Di Matteo

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