In Ferrari si respira aria di cambiamento, una ventata di aria nuova per il prossimo anno in Formula Uno. È comunque difficile fare fin da subito programmi per il futuro e riversare la fiducia nel team di Maranello come se negli scorsi anni fosse andato tutto rose e fiori, perché lo squilibrio creatosi durante questa stagione tra le vetture in pista difficilmente sarà risanabile in toto nel giro di così poco tempo. In particolare, se si tiene conto del nuovo assetto del Management e della organizzazione interna a cui il nuovo team principal Ferrari Maurizio Arrivabene sta lavorando in questi giorni, i tempi di lavorazione allo sviluppo della monoposto per il 2015 possono tanto dilatarsi quanto restringersi, malgrado non sia proprio in questo tipo di tempistica che si punta ad avere il primato.
Arrivano intanto le ufficialità degli ingaggi di Jean Eric Vergne ed Esteban Gutierrez come collaudatori e test driver, che vanno così ad aggiungersi alla schiera dei tester composta da Pedro De La Rosa, Marc Genè e Davide Rigon, quest’ultimo nelle grazie del team fin dal 2012, quando ha iniziato a lavorare per lo sviluppo del simulatore. Ad ogni modo si può parlare di due grandi acquisti, ognuno un investimento per il futuro: se dal canto suo Vergne, infatti, vuole sfruttare quest’opportunità per giocarsi un sedile nel 2016 (rimpiazzando Raikkonen, che probabilmente si ritirerà dalle corse), la scelta di puntare sull’ex Sauber si è rivelata, invece, solo in apparenza deludente, soprattutto se si considera che in due anni il messicano è riuscito solo una volta ad andare a punti. Al di là dei risultati, l’arrivo di Gutierrez ha portato con sé l’ufficialità di un accordo di sponsorizzazione tra il Cavallino e il gruppo aziendale messicano America Movil, attivo nel settore delle telecomunicazioni. A tale proposito, un marchio del gruppo a cui verrà estesa la collaborazione (Telmex) appartiene ad uno degli uomini più ricchi del mondo: Carlos Sim, il quale non solo detiene circa il 5% del PIL messicano e numerose piantagioni di tabacco in Sudamerica, ma è anche membro stabile del CdA di Philipp Morris International. Ecco perché non stupisce che proprio Arrivabene, visto il suo passato nel mercato mondiale del tabacco, abbia deciso in questo modo.
La rivoluzione di Maranello, però, non passa solo per i piloti, ma soprattutto da chi la Ferrari la vive in prima persona, faccia a faccia con la vettura, le componenti tecniche e non. Parliamo dello staff a cui Arrivabene ha ben pensato di dare una sfoltita: via Fry (responsabile dell’Ingegneria di pista), Tombazis (Chief Designer Autotelaio), Hamashima (controllo e utilizzo delle mescole) e Andrea Stella e dentro, almeno per ora, l’ex capo degli ingegneri in Mercedes nel 2014, il 51enne Jock Clear.
Andiamo più nel dettaglio:
Management Scuderia Ferrari – Al momento si compone di:
- Maurizio Arrivabene (Direttore Generale e Team Principal)
- James Allison (Direttore Tecnico e responsabile dell’Ingegneria di pista)
- Corrado Lanzone (Direttore di Produzione)
- Massimo Rivola (Direttore Sportivo della Scuderia)
- Antonello Coletta (Direttore per le competizioni GT e Corse Clienti)
- Luca Baldisserri (Direttore di Ferrari Driver Academy)
Come riportato dal sito della scuderia, tutta la responsabilità sulla creazione della nuova monoposto per il 2015 sarà nelle mani di James Allison, inglese laureato in ingegneria aerospaziale, stabilmente nel vivo della Direzione Tecnica Ferrari da quasi due anni. Un ambito nel quale d’ora in avanti agirà indisturbato dalle pressioni di Pat Fry, al quale, invece, sono stati incolpati la maggior parte degli insuccessi degli ultimi anni. Nel suo lavoro l’ex Renault e Benetton sarà coadiuvato da un’ equipe di tecnici di per sé quasi nuova di zecca, dove compaiono i nomi di Simone Resta come Chief Designer e di Mattia Binotto in qualità di Direttore Power Unit. Le attività della Direzione di Ingegneria di Pista saranno gestite ad interim dallo stesso James Allison, mentre invece l’ufficio stampa verrà affidato ad Alberto Antonini, giornalista da molto tempo impegnato in Formula 1 come collaboratore di quotidiani e periodici e commentatore TV prima di Rai e poi di Sky Italia. A lui faranno capo le attività anche di un nuovo gruppo digital dedicato alla Scuderia.
Fonte immagine in evidenza: derapate.it
Nicola Puca