Parliamo di aerodinamica e di quel po’ che si può intuire in merito al nuovo regolamento prospettato per la Formula Uno nel 2015. In un’epoca per il motorsport in cui, come forse solo poche altre volte prima d’ora, il motore fa la differenza, la FIA sembra voler ancora incentivare i team su una miglior ricerca aerodinamica. Dando solo uno sguardo alla passata stagione, infatti, si può notare come la Mercedes, oltre a dominare sul dritto e in trazione, sia stata la più efficiente anche nelle curve veloci. Non una coincidenza, se pensiamo come il team tedesco abbia investito negli ultimi anni nell’ammodernamento delle sue strutture di ricerca, a partire dal simulatore e dalla galleria del vento.

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Focus sulla Mercedes F1 W05 Hybrid. A prima vista la soluzione dell’anteriore sembra molto simile a quella della F14T, anche se ci sono sostanziali differenze, specialmente nella conformazione dei sostegni dell’ala. La lunghezza del muso, infatti, è stata più volte taroccata quando diversi team, tra cui la stessa Mercedes, hanno tentato di inglobare nella misurazione anche tali supporti.

Parlare di aerodinamica in F1 equivale, in breve, ad occuparsi principalmente dello studio dei flussi d’aria che investono un veicolo interagendo con la sua forma, il suo peso e la spinta propulsiva del motore. Uno dei risultati fondamentali che si ottengono con le modificazioni della forma della vettura – prime su tutte le deviazioni degli alettoni verso l’alto – è l’incremento del carico aerodinamico, ossia di quella forza indotta da un flusso d’aria su una vettura in movimento che ne aumenta l’aderenza al suolo.

Viene da sé che, come ha riportato il direttore tecnico della Force India Andy Green ad Autosport: Ciò che si trova davanti all’ala anteriore determina il resto. Quindi un cambiamento in quella zona fa una grande differenza su come si sviluppa la macchina”. 

Naturalmente parliamo di musi, o di noses, che dir si voglia. Sul sito ufficiale della Formula Uno, infatti, leggiamo:

Nose designs – new regulations, brought in to improve safety and also restrict strange and ugly solutions, mean nose designs become more uniform. 2014 layouts like the anteater and twin tusk will no longer be legal”.

Insomma, cambiare i musi sarà quasi più una questione estetica piuttosto che legata alla sicurezza. Dal canto suo, la Ferrari non dovrà apportare sostanziali cambiamenti all’avantreno, dato che la soluzione presentata dalla F14T ben si adatta già ai nuovi regolamenti.

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Ecco la soluzione al momento data come più probabile per il ridisegno del muso della Ferrari. Chiaramente ispirata alla RB10, riformula il muso secondo il modello detto “a bulbo”. Nell’immagine, inoltre, sono anche inserite le sospensioni pull-road all’anteriore.

A livello aerodinamico intervengono sicuramente altre due componenti della vettura, vale a dire le sospensioni anteriori e posteriori. L’anno scorso la Ferrari ha trovato non poche difficoltà nell’uso della pull-rod all’anteriore, che è di per sé uno schema che dà molta rigidità alla vettura, e che non aiuta chi, come Kimi Raikkonen, fa dell’inserimento in curva una parte fondamentale del suo stile di guida. Nel nuovo progetto per il 2015, tuttavia, pare si voglia continuare sulla stessa strada della stagione scorsa, come vedremo nel prossimo articolo.

Rimandiamo alla prima parte dello speciale: Come sarà la nuova Ferrari?

Fonte immagine in evidenza: newsf1.it

Nicola Puca

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