Crotone fermato all’Arechi da un’ottima Salernitana. I calabresi allungano comunque a +8 sul Pescara, sconfitto dal Cagliari. I campani, nonostante l’ottima prova, restano ancorati al penultimo posto.

I punti che separavano le due compagini alla vigilia di questo match erano 31. Il Crotone, protagonista di una stagione strepitosa e avviato verso la Serie A si trova ad affrontare una Salernitana in balia di una crisi senza fine e reduce da una debacle in casa della Ternana dell’ex capitano Breda. La seconda contro la penultima in classifica. Sfida facile, insomma, per gli uomini di Jurić che quest’anno si sono trovati ad affrontare, comportandosi egregiamente, squadre decisamente più blasonate (vedi il Milan in Coppa Italia). Ma si sa, nel calcio non bisogna mai sottovalutare nessun avversario. I rossoblù (per l’occasione in maglia bianca) hanno avuto, infatti, serie difficoltà contro i ragazzi di Menichini che oggi erano schierati in campo alla perfezione in un 4-4-2 che faceva di Donnarumma e Coda i terminali offensivi. Fuori Zito, dentro Gatto. Buttato nella mischia anche il giovanissimo Bagadur.

Pronti via e la formazione di casa si rende pericolosa con Donnarumma che sfrutta alla perfezione un assist di Coda. L’imperioso stacco di testa batte Cordaz, protagonista assoluto della gara con i suoi interventi soprattutto nella seconda frazione, ma si stampa sul legno. Le due punte granata duettano benissimo e nei successivi minuti di partita creano grandi problemi alla retroguardia avversaria. Gli ospiti approfittano, però, del poco cinismo degli avversari per infilare la rete del sorpasso al minuto 21 con Stoian che sfrutta, con un piattone al volo, un cross al bacio di Ricci. Il pareggio arriva solo al 42′, firmato dall’ormai solito Massimo Coda (quarto gol in cinque partite): Gatto batte una punizione dalla sinistra, pallone prolungato in area e l’attaccante di Cava De’ Tirreni insacca di testa da due passi, in probabile posizione irregolare.

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Il secondo tempo inizia con un ritmo molto più lento rispetto alla prima metà. La partita si accende tra il 19′ e il 22′ con un assedio prolungato della Salernitana che va più di una volta vicina al gol. Sfortunati i granata che avrebbero meritato più volte il vantaggio ma che si sono trovati davanti il muro eretto da Cordaz. Interessante notare come il modulo utilizzato abbia messo in risalto le doti di Oikonomidis, autore di una bella prestazione in fase di spinta. I limiti della compagine campana vengono fuori, però, in occasione di un contropiede scaturito a seguito dei due minuti di forcing nell’area del Crotone: palla fuori e ripartenza del grande ex di giornata, Raffaele Palladino, che si trova davanti il solo Moro, unico rimasto a proteggere Terracciano durante l’attacco reiterato dei compagni. L’ex Parma si divora l’occasione per regalare il vantaggio ai suoi tifosi, facendosi ipnotizzare dall’estremo difensore granata che viene espulso, poi, al minuto 48′, per un bruttissimo fallo da ultimo uomo sullo stesso Palladino, che si stava involando in porta dopo aver ricevuto un’atra palla magica di Ricci. Partita che termina con un risultato che accontenta in parte gli ospiti, che speravano di potersi portare a +10 sul Pescara ma che devono ”accontentarsi” di un vantaggio di 8 lunghezze, e che lasciano delusi sicuramente i padroni di casa, che restano ancorati al penultimo posto, a 5 punti dalla zona salvezza, nonostante una prestazione molto positiva che li ha portati a dominare a più riprese contro un’avversario che sembrava, alla vigilia, estremamente più forte.

Salernitana-Crotone ha detto molto su una squadra, come quella granata, che ha un organico in grado di contrastare le più grandi forze del campionato, ma che pecca, purtroppo, di immaturità tattica e di scarso cinismo sotto porta. Per poter raggiungere questa salvezza è importante prendere coscienza dei propri mezzi, che sono quelli di una squadra che può permettersi di giungere a metà classifica a mani basse, e soprattutto dare maggiore continuità alle prestazioni, singole e collettive, ricordandosi che non ci si salva pareggiando o vincendo solo contro le prime forze del campionato e perdendo contro le squadre alla portata. In tutto questo è necessario appuntare che la mancanza di Gabionetta è attualmente una conquista.

Vincenzo Marotta

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