Si è tenuto a Calvizzano – piccolo comune della periferia nord di Napoli – un gazebo informativo sull’ampliamento di un impianto di stoccaggio di rifiuti speciali. Promotore dell’iniziativa è il comitato “Stop Antenne” che già in passato si è speso contro l’installazione di ripetitori telefonici, potenzialmente molto dannosi, sul’area di Calvizzano.
Sono molto allarmanti, infatti, i dati che testimoniano una crescita esponenziale negli ultimi anni di morti per tumore, problema spesso ignorato dall’amministrazione. È in questa situazione di allerta (non percepita da buona parte dei cittadini) che si configura l’ampliamento dell’impianto di stoccaggio di V.le della Resistenza (Calvizzano) e la “Commissione tutela ambientale”, istituita circa un anno fa e formata da membri della maggioranza del consiglio comunale, due della minoranza e da tre rappresentati dei cittadini, ha sollecitato inutilmente la giunta per ricevere i documenti sul progetto di ampliamento del sito.
Il silenzio, però, è stato rotto domenica scorsa quando – grazie al’iniziativa promossa dai ragazzi del comitato – sono stati in tanti ad informarsi su cosa sta accadendo nel territorio comunale ed è stata lanciata una raccolta firme che dura tuttora. Ma a qualcuno tutto ciò non è piaciuto: l’amministrazione, in risposta al’iniziativa, ha affisso dei manifesti che invitano i cittadini a partecipare alla seduta del consiglio comunale di venerdì 25 marzo per discutere e riprogrammare il funzionamento della commissione ambiente accusata (insieme al comitato “Stop Antenne”) di faziosità e demagogia su temi inerenti la salute. Dunque si preannuncia una discussione tesa anche se l’auspicio è che alla fine della vicenda non dovranno essere – come al solito – i cittadini vittime di una discussione sulle tematiche ambientali, ma che rischia di diventare una strumentale battaglia politica.