L’intera comunità di Nocera Inferiore e l’equipe medica dell’Ospedale Umberto I sono sotto shock. Il noto ginecologo Franco Petrone, di 70 anni e in pensione da circa tre mesi, è indagato per truffa e corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, con la presunta accusa di aver effettuato aborti clandestini su richiesta di alcune pazienti.
Egli si trova ora sotto indagine da parte della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, sotto la diretta supervisione del procuratore reggente della Repubblica Amedeo Sessa e della polizia giudiziaria agli ordini del luogotenente Massimo Santaniello.
In seguito ad una telefonata anonima, sono iniziate le prime indagini e alcune anomalie hanno indotto gli inquirenti a perquisire lo studio privato, l’abitazione e l’ufficio ospedaliero dove il medico prestava servizio. In questi luoghi sarebbero stati ritrovati, ben nascosti e tenuti sotto chiave, dei farmaci sospetti. In particolare il cytotec, medicinale non propriamente abortista, che viene in genere utilizzato nella cura dell’ulcera gastrica, ma che assunto durante la gravidanza provoca una serie di contrazioni all’utero, in seguito alle quali viene espulso tutto ciò che si trova al suo interno.
ll medico nocerino era già stato rinviato a giudizio nel processo per la morte di Maria Cariello dopo un intervento di interruzione di gravidanza. Egli però in entrambi i casi, difeso dall’avvocato Giovanni Annunziata, continua a proclamarsi innocente ed estraneo ai fatti. Ennesimo caso di malasanità, o semplicemente uno spiacevole scherzo del destino?
Ogni anno nel mondo gli aborti clandestini, svolti in contesti non sicuri, causano 47.000 morti e 5 milioni di ricoveri ospedalieri. Sin dai tempi antichi, gli aborti sono stati realizzati utilizzando erbe medicinali, strumenti taglienti, con la forza o attraverso altri metodi tradizionali. Solo negli ultimi anni è stato introdotto l’utilizzo dei farmaci abortivi.
In alcune zone esso è legale solo in casi speciali, come lo stupro, malformazioni del feto, povertà, rischio per la salute della madre o incesto
Le leggi sull’aborto e le visioni culturali o religiose di tale pratica, variano da Paese a Paese e in molti luoghi è ancora vigente un acceso dibattito riguardante questioni morali, etiche e giuridiche. Coloro i quali sono contro l’aborto, sostengono che l’embrione sia un essere umano, con il diritto alla vita. Esso viene quindi paragonato ad un omicidio. Coloro che ne favoriscono la legalità, ritengono invece che una donna abbia il diritto di prendere decisioni riguardanti il proprio corpo.
Si attende ora il proseguo delle indagini e una svolta definita in questo caso tanto delicato, quanto sconcertante.
Maria Iemmino Pellegrino