Dopo essere stata discussa e approvata, la proposta è stata inviata al Governo e alla Commissione Europea per essere confermata in via definitiva. Il 13 dicembre scorso infatti la Giunta regionale della Campania ha esaminato e accettato il documento base per l’istituzione della Zona Economica Speciale (ZES) dei porti e delle aree retroportuali di Napoli e Salerno.
L’Assessore De Luca ha affermato: “Confidiamo in un esito positivo del percorso, consapevoli del fatto che l’istituzione di una zona economica speciale potrebbe rappresentare un decisivo fattore di accelerazione nelle politiche di sviluppo e attrazione di investimenti sui nostri territori“.
Per quanto riguarda la zona interessata di Salerno, la commissione ha voluto seguire la linea dell’amministrazione comunale che prevede la valorizzazione e il rilancio delle attività produttive territoriali. A tal scopo il documento concentra maggiormente la sua azione nell’area industriale del Comune capoluogo.
Grazie ad un’intensa collaborazione, durante la quale l’amministrazione regionale si è mostrata molto disponibile al colloquio, sono state individuate le aree retro portuali di Salerno e provincia idonee alle agevolazioni previste dall’iniziativa.
L’assessore al Bilancio infatti ci ha tenuto a ringraziare le autorità portuali e il personale delle istituzioni locali per l’aiuto e la disponibilità concesse all’organizzazione dell’obiettivo.
Obiettivo che prevede per la prima fase di sperimentazione anche alcune zone produttive dell’Agro nocerino sarnese e le direttrici di Salerno verso Pontecagnano-Battipaglia-Eboli. Per quanto riguarda la seconda fase invece, che sarà di espansione, i bacini territoriali interessati saranno la Valle dell’Irno e di Fisciano, Castel San Giorgio e Mercato San Severino.
Roberto De Luca, Assessore al Bilancio del Comune di Salerno, già citato in precedenza, ha condiviso la sua opinione a proposito in un post su Facebook: “L’entrata in vigore della ZES consentirà di usufruire di agevolazioni e strumenti di sostegno agli investimenti in termini di incentivi finanziari, sgravi ed esenzioni doganali e fiscali, semplificazioni normative ed amministrative, che saranno successivamente definite in maniera specifica“.
Federica Ruggiero