Rise (acronimo che sta per Robotic Innovation for Standing Enabling) è una carrozzina elettrica messa a punto dall’Istituto di Biorobotica dell’ateneo Sant’Anna di Pisa e dal Centro di riabilitazione motoria Inail (Crm) di Volterra che consente di spostarsi in posizione eretta.

Nel corso della presentazione di questo innovativo ausilio per persone con disabilità fisica tenutasi il 12 dicembre presso l’auditorium della sede Inail di Roma Paolo Catiti, membro del CRM Inail di Volterra ha spiegato: ”Rise dà ai pazienti una grande autonomia, grazie a un comando manuale col quale può sollevarsi. Questo aspetto dà un grande aiuto psicologico, la possibilità di guardare negli occhi il proprio interlocutore. Il dispositivo è anche dotato di un’app per chiamare la carrozzina robotica dal proprio letto“.

Rise, infatti, più che una carrozzina elettrica è un verticalizzatore dotato di sei ruote (2 piccole e 4 grandi) che permette lo spostamento in posizione eretta a chi, per problemi di varia natura, non può utilizzare i propri arti inferiori nel pieno delle loro funzioni. Essa è dotata di tre interfacce meccaniche locate su femori, addominali e tibie, adattabili e attraverso la connessione cablata o wireless bluetooth l’utente potrà regolare e utilizzare questo strumento a proprio piacimento.

Rise è adatta a qualsiasi tipo di persona ad eccezione di chi supera i 110 KG di peso e i 210 cm di altezza ed è stata testata su dieci persone affette da paraplegia o lesioni midollari che impedivano lo una corretta deambulazione con ottimi risultati. Grazie all’ausilio del verticalizzatore tutti e dieci i pazienti nel giro di quattro settimane sono riusciti a compiere azioni che prima risultavano essere impossibili per loro a causa delle proprie patologie. Gli effetti di Rise, chiaramente, non sono visibili fin da subito, ma bisogna aspettare del tempo e allenare il proprio corpo costantemente in modo che si abitui il prima possibile a questa novità.

Maria Chiara Chiarrozzaragazzina affetta da disabilità motoria della scuola superiore Sant’Anna nel corso di un’intervista ha dichiarato: “Potersi alzare in piedi e muoversi a casa o il lavoro è un valore aggiunto alla qualità della vita della persona che può continuare ad essere produttivo per la società. Può nascere un’industria di servizi che sfrutta  queste potenzialità , capace anche di creare nuovi posti di lavoro.” 

Abbattere qualsiasi tipo di barriera che impedisca il corretto movimento è un grande strumento di inclusione sociale, ma per molti rappresentava un’utopia. Grazie a Rise sarà possibile garantire una corretta deambulazione a pazienti di ogni età che presentano disabilità fisica e rendere quella che prima era un’utopia realtà.

Eugenio Fiorentino

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.