Trasporti. Settecento milioni di euro è a quanto ammontano i debiti dell’EAV (Ente Autonomo Volturno), l’azienda che si occupa del trasporto pubblico in Campania e che incorpora: Cumana, Circumvesuviana, Sepsa, MetroNord e Circumflegrea.
Centomila passeggeri al giorno, cinquanta milioni l’anno, usufruiscono di un servizio pubblico a dir poco scadente. Ritardi, treni malridotti e insufficienti, tagli improvvisi alle corse, scioperi a sorpresa, per non parlare dei quattrocentosessanta atti vandalici avvenuti solo nel 2015 e delle quaranta aggressioni al personale, quest’ultimo senza stipendio da mesi.
Il 31 dicembre 2015 ha visto scadere la moratoria che impediva ai creditori per più di duecento milioni di euro, di pignorare i beni dell’EAV e, a tal proposito il neo presidente Umberto De Gregorio, in carica da circa sette mesi, si vede costretto a sperare in una quarta proroga (quella scaduta a dicembre era la terza) volta a congelare i crediti fino al 2017.
In più si attende la risposta del Ministero del Tesoro che dovrebbe prestare all’azienda, nei primi sei mesi del 2016, cinquecento milioni di euro da restituire entro trenta anni.
Volendo soffermarci su qualcosa di positivo che in questi mesi è stato fatto, possiamo far riferimento alla riapertura della Galleria Sant’Elmo, sulla linea Cumana tra Montesanto e Corso Vittorio Emanuele, o ai miglioramenti dei treni della Cumana che dovrebbero avvenire entro il 2016. Invece, per vedere circolare nuovi treni bisognerà attendere ancora tre anni. Parola del presidente De Gregorio.
In conclusione, siamo all’ennesimo fallimento di un servizio pubblico e, mentre alcuni giocano a far rimbalzare le responsabilità di questo disastro, tanti altri staranno solo cercando di capire quanti minuti di ritardo farà il prossimo treno.
Flora Visone
Complimenti per la puntualità delle notizie riportate.
Chiara e coraggiosa…avanti così!!
Poco da dire sull’argomento….si commenta da sé. Brava a presentarlo con poche parole ma chiare, nette, volte a denunciare la gravità di questa situazione……
Come al solito viene fuori la cattivissima gestione della “cosa pubblica”.
A rimetterci sono sempre gli stessi, gli utilizzatori che subiscono gravi disagi e i dipendenti che lavorano nonostante la mancata retribuzione, e come in un film già visto c’è un dirigente che non ha colpe perché amministra da poco tempo.
Ma in questo paese vedremo mai i responsabili rispondere delle proprie azioni?
Alla brava giornalista faccio i complimenti e mi associo al post del sig. Agostino
Articolo esaustivo e tremendamente preciso nelle notizie riportate ! Bisogna fare qualcosa per il bene della città … Ripartire dai trasporti non sarebbe una cattiva idea ! Complimenti alla giornalista !