Delle doti dei microscopici tardigradi sapevamo già. Questi minuscoli esseri sono in grado di resistere a radiazioni, vuoto cosmico, temperature e pressioni estreme. Essi, quindi, sono praticamente immortali e questa loro caratteristica li rende estremamente interessanti dal punto di vista scientifico.

Oggi però alla saga dei tardigradi si aggiunge un nuovo ed incredibile capitolo: quello della vetrificazione che permette ai ”Marvel del regno animale” di sospendere le proprie funzioni vitali per qualche decina di anni.

In realtà tra le maglie dell’immensa biodiversità del pianeta Terra si annoverano già diverse specie, oltre ai tardigradi, capaci di “autosospendersi” da ogni attività vitale. Perlopiù questo accade per aumentare la resistenza in condizioni estreme.

Tra queste specie figurano nematodi, crostacei, lieviti ed altri, tutti accomunati dall’utilizzo dello zucchero trealosio come “vetrificante” in grado di modificare e proteggere quegli organismi per diverso tempo fino alla ricomparsa di condizioni favorevoli.

Ma i tardigradi, nella loro unicità e resistenza, adottano soluzioni diverse per rendersi “immortali”. Un lavoro congiunto di tre Università (Berkley, North Carolina e Modena) ha permesso, studiando a fondo il genoma dei tardigradi, di scoprire il loro segreto, ossia le proteine TDP (tardigrade-specific intrinsically disordered proteins).

La loro azione permette ai tardigradi di mantenere intatte le strutture corporee durante le fasi di disidratazione alla base della loro leggendaria resistenza e di “restituirli” come nuovi alla fine del processo inverso. Una scoperta non da poco perché, oltre alla beatificazione definitiva dei tardigradi, le proteine TDP potrebbero avere un ampio range di applicazioni.

Nello specifico la capacità di preservare strutture complesse potrebbe essere la chiave per la conservazione di farmaci deteriorabili e addirittura di organi per trapianti. Un salto di qualità che potrebbe essere notevole, bello e pronto grazie a questi piccoli vertebrati di cui, alla fine, pochi conoscono l’esistenza.

La mente e la fantasia quando si parla di tardigradi vanno oltre ed ecco che ci immaginiamo  preservati in stile Alien, imbottiti di TDP e pronti per un lungo viaggio interstellare in compagnia dei nostri piccoli amici invertebrati.

Mauro Presciutti

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui