Pompei, con i suoi scavi e i tanti reperti archeologici che ci restituiscono dalle ceneri del Vesuvio pezzi di vita dell’antica Roma, piace e riscuote un  grandissimo successo sia in Italia, dove sabato scorso si è svolto l’evento “Italia 2015 – Il Paese nell’anno dell’Expo” proprio all’interno degli scavi alla presenza di importanti personalità della politica e della cultura come Alberto Angela, ma soprattutto all’estero e questo anche grazie alla mostra “Pompeii: Culture of the Ancient Roman City” che in questi giorni è sbarcata a Ulsan, città metropolitana della Corea del Sud, per la sua seconda tappa.

“Pompeii: Culture of the Ancient Roman City” è una mostra itinerante su Pompei e che ha come scopo quello di creare uno scambio tra il mondo Occidentale e quello Orientale.National Museum Seul_150420011451

La prima tappa della mostra è stata Seul, anch’essa in Corea, che in soli 5 mesi ha raggiunto un record di 200 mila visitatori e che ha anche ottenuto grandi apprezzamenti da parte del pubblico orientale. Ed è proprio per questo successo che la mostra, dal 20 Aprile al 30 Giugno 2015, sarà replicata, solo che questa volta sarà la città di Ulsan ad ospitarla. Il pubblico Orientale ha accolto i reperti degli Scavi di Pompei con lo stesso calore del pubblico Inglese durante la mostra “Life and Death: Pompeii and Herculaneum” al British Museum di Londra di ÆûÆäÀÌ ÃÖÈÄÀdz¯ ÈçÀûµéqualche anno fa, che ispirò la nascita di un film su Pompei, di documentari sulle più importanti reti inglesi come la BBC e la canzone “Pompeii” dei Bastille.

Per quanto riguarda la mostra in Corea possiamo dire che è una vera e propria esposizione di quasi 300 reperti archeologici provenienti per la maggior parte dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli e dagli stessi Scavi di Pompei, Ercolano, Stabia, Oplontis e Boscoreale. Ci saranno tutte le sculture più famose che decoravano i giardini e gli ambienti delle ricche domus, i calchi delle vittime dell’eruzione, parti di pareti affrescate, utensili ed oggetti di vita quotidiana sia delle classi più ricche che di quelle più povere o di coloro che lavoravano nelle diverse attività produttive della città, dai forni al commercio. Molti visitatori hanno inizialmente pensato fossero delle copie, e invece sono stati portati proprio gli originali per permettere a tutti gli appassionati dall’Oriente di poterle ammirare.

“La mostra è una grande occasione per far conoscereuna parte importante della storia della città antica di Pompei, dei suoi usi e costumi, in una terra geograficamente e culturalmente diversa dalla nostra “ ha dichiarato il Soprintendente degli Scavi di Pompei  Massimo Osanna “Pompei, per cultura Il soprintendente Massimo Osanna Conferenza stampa_ride tradizione, appartiene al mondo occidentale,ma è storia e patrimonio dell’umanità, nei suoi aspetti drammatici che hanno visto la tragedia di uomini e donne travolti dalla furia dell’eruzione del Vesuvio e nei suoi aspetti storico-scientifici che ci hanno consentito di ricostruire una parte considerevole delle vicende del mondo romano e della vita quotidiana dell’epoca”

Ed ha poi concluso sottolineando l’importanza di portare i reperti degli Scavi di Pompei anche all’estero:

“Portare Pompei e i suoi reperti fuori dai confini dell’Italia e dell’Europa è per la Soprintendenza di Pompei un obiettivo fondamentale di valorizzazione e di diffusione della cultura a livello internazionale e ci consente di portare a compimento la nostra politica, avvalorata dai positivi flussi turistici, di rendere ovunque e a chiunque fruibile questo straordinario e unico tesoro che la storia ci ha consegnato.”Mostra-Corea-2

E’ bello ricordare quello che aveva detto proprio lo studioso e divulgatore scientifico Albero Angela durante l’evento “Italia 2015 – Il Paese nell’anno dell’Expo” nel Quadriportico dei Teatri di Pompei. Alla domanda qual’ è il paese più bello che ha visitato in questi anni la sua risposta è stata “l’Italia” spiegando che l’Italia presenta opere d’arte e reperti archeologici di diversa epoca tutte concentrate in uno stesso territorio, una caratteristica che ci rende unici sul piano culturale rispetto a tutti agli altri paesi del mondo.

Fonti:

http://napoli.repubblica.it/cronaca/2015/04/21/news/pompei_incanta_la_corea_del_sud-112520909/

Claudia Cepollaro

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