Napoli. Ieri si è tenuto il convegno “La Fiom in Fca. Contrattare il domani. Ci siamo“ al Hotel Ramada, in Via Galileo Ferrarsi, 40.
Al convegno promosso dalla Fiom-Cgil sono intervenuti diversi esponenti del Sindacato e della politica Regionale e Comunale. In particolare erano presenti la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, il segretario generale della Fiom-Cgil, Maurizio Landini, il responsabile automotive Fiom-Cgil, Michele De Palma. Hanno coordinato l’evento Andrea Amendola, segretario generale Fiom-Cgil Campania, Walter Schiavella, commissario della Camera del lavoro di Napoli, Giuseppe Spadaro, commissario della Cgil Campania. Presenti anche l’assessore al lavoro della giunta comunale di Napoli Enrico Panini, l’assessore alle attività produttive della Regione Campania Amedeo Lepore e Don Peppino Gambardella, sindacalista da sempre attivo in Fca. Presenti anche i lavoratori dello stabilimento Fiat di Pomigliano, Cassino e Melfi.
Il primo a presentare il tema del convegno è stato Michele De Palma, facendo una panoramica generale sulle iniziative che Fiom ha intenzione di promuovere a tutti i lavoratori dell’azienda Fiat: ”Abbiamo deciso di tenere questa iniziativa nazionale qui a Napoli, a pochi chilometri da Pomigliano perché il momento che noi stiamo attraversando è un momento assolutamente particolare nella storia del gruppo Fna, Cnh e Magneti Marelli. Noi pensiamo – continua De Palma – che il 2017 sia un anno particolarmente importante su cui non c’è ad oggi la dovuta attenzione da parte dell’interlocutore con cui noi normalmente costruiamo le nostre discussioni. Nel corso di queste settimane stiamo tenendo le assemblee in tutti gli stabilimenti Fca Cnh e Magneti Marelli per provare a discutere con tutte le lavoratrici e i lavoratori di quali sono le prospettive future del gruppo. Il primo punto – dichiara De Palma – su cui dobbiamo cominciare a ragionare è che quest’anno, il 2017, è l’anno in cui dobbiamo costruire tutte le premesse per essere in grado di poter tornare a negoziare all’interno degli stabilimenti Fna Cnh e Magneti Marelli. La prima cosa che vogliamo fare è promuovere un’inchiesta. Questa inchiesta avrà 3 assi di ragionamento: il primo è il futuro proprietario industriale e occupazionale del gruppo; il secondo le condizioni di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori all’interno del gruppo; il terzo la filiera produttiva per come si determina dal punto di vista del rapporto tra gli stabilimenti di assemblaggio e le aziende. Il sindacato c’è quando le lavoratrici e i lavoratori decidano che ci sia. [..] Noi – conclude il responsabile automotive Fiom-Cgil – con le lavoratrici e i lavoratori ci vogliamo riprendere il diritto libero a poter negoziare e contrattare. Questa è la scelta”.
L’assessore Enrico Panini specifica l’importante presenza del Comune di Napoli nel Sindacato e come la Giunta del Comune di Napoli sia sempre stata accanto agli interessi dei lavoratori: “Tra fare un’amministrazione da ragionieri o scegliere da che parte schierarsi noi preferiamo la seconda questione, compagni e compagne, cioè noi intendiamo schierarci e dentro questo schierarci è importante il ruolo e il lavoro del sindacato e delle espressioni che le diverse categorie rappresentano. Il punto che tocca questa discussione della FIOM di oggi è un punto di carattere strategico: gli altri paesi si programmano rispetto alle loro scelte sulla base di una lettura che fa del 2040 e del 2050 il punto di riferimento. Ci si immagina quali siano le tendenze dell’economia del mondo, i bisogni fondamentali e, su quei bisogni fondamentali, si costruisce un investimento nel ruolo della ricerca, dell’università ecc. Tutti questi elementi mancano nel nostro paese, mancano per Fca, manca per tutto ciò che riguarda lo sviluppo industriale – conclude – La giunta comunale c’è. È con voi”.
L’assessore della Regione Campania Amedeo Lepore, ha detto invece: “L’amministrazione Regionale della Campania ha firmato nei giorni scorsi un protocollo d’intesa con le organizzazioni sindacali. Siamo i primi in Italia ad averlo fatto e ne siamo fieri. L’abbiamo fatto per avere un tavolo permanente che renda stabile il confronto con le organizzazioni sindacali come già avviene da quando ci siamo insediati su ogni questione, su ogni singola vertenza. Sul versante dell’occupazione, del lavoro – puntualizza Lepore – avvertiamo la vera crisi che ha investito tutto il pese e anche la nostra Regione. Io credo che la regione Campania, rispetto alle precedenti amministrazioni, sia l’unica ad essere sempre presente a tutti i tavoli di crisi. Noi, al Ministero, siamo sempre stati pronti ad essere al fianco del lavoratori per cercare di risolvere le vertenze, i problemi e le crisi. Dobbiamo lavorare insieme – conclude – per una uno sviluppo di una politica industriale. L’obiettivo c’è. Nel patto per Napoli ci sono 300 milioni che consentono di muoversi concretamente verso un obiettivo comune”.
Particolare entusiasmo ha raccolto il discorso di Don Peppino Gambardella che ha parlato del ruolo fondamentale del Sindacato e dei grandi traguardi che esso ha raggiunto accanto ai lavoratori: “Il sindacato purtroppo vive un momento difficile. Spesso non è visto alleato, ma lontano e distaccato, quasi inutile. Ma il sindacato è vocazione, è missione quasi religiosa. Il sindacalista è testimone di pulizia e limpidezza, solo così sarà amato e votato dai compagni di lavoro. È necessaria un opera di rilancio della figura del sindacalista, un ritorno alle sue origini”.
Anche la segretaria generale della Cgil, Susanna Camusso, è intervenuta sul tema: “Abbiamo riportato l’idea in questo paese che si può ancora discutere di lavoro. Parlare della concretezza del lavoro, delle condizioni di lavoro, dei diritti del lavoro, rompono uno schema culturale che era diventato dominante, che dava per scontato qualsiasi tipologia di rapporti nel mondo del lavoro. Non c’è dubbio che i lavoratori – ha aggiunto la leader della Cgil – siano preoccupati, cosi come dobbiamo essere seriamente preoccupati delle alleanze internazionali che si stanno determinando, in particolare in Europa, rispetto alle quali Fiat è esclusa. La Fiom in Fca Come sempre si pone un tema al quale spesso la Fiat è sfuggita: quale è il piano industriale, quali sono i modelli che pensa di produrre“.
Simona Pietropaolo, con la collaborazione di Flora Visone e Desire Rosaria Nacarlo
Fca per voi della fiom è e restera’ un’illusione. Avete perso il treno.
Poveri illusi !! Quando le vacche erano magre avete combattuto i piani dirigenziali con ogni nefandezza .. E adesso vorreste ricostruire il domani ? Non fosse stato per Marchionne non sarebbe esistito nemmeno l’oggi. Maa levatevi dai piedi: cose inutili !!