Si sa, ad Hollywood l’equazione “premio=talento” non è mai stata il metro valutativo dell’Academy, che non ha mai concesso la soddisfazione della scintillante statuetta ad alcuni attori che, sebbene pluripremiati, popolari e stimati a livello internazionale, non hanno mai stretto l’ambito premio tra le loro mani. Sono gli snobbati dello star system, gli anti-Oscar, la “hate list” di Hollywood, quelli che non ti aspetti, nominati varie volte ma sempre tornati a casa a mani vuote. Ecco chi sono:
5. Missione impossibile per Tom Cruise
Credevate avesse vinto per Top Gun nel 1986, ma tra le otto candidature del film Tom Cruise non è stato nemmeno preso in considerazione. E l’ironia della sorte volle che quell’anno a vincere la statuetta come miglior attore protagonista fosse Paul Newman per “Il Colore dei Soldi”, film in cui recita lo stesso Cruise. Pensarono di nominarlo qualche anno dopo, la prima volta nel 1989 per Nato il 4 Luglio, la seconda nel 1996 per Jerry Maguire, ma aspetta ancora di essere chiamato per alzarsi dalla poltrona rossa. Provaci ancora, Tom!
4. John Travolta balla, ma Forrest corre
No, non ha vinto per La febbre del sabato sera nel 1977, nè per Grease nel 1978 e, no, neanche per Pulp Fiction nel 1994. Com’è possibile resta un mistero, ma a quanto pare dar vita a personaggi che vantano ancora oggi migliaia di fans non è un requisito sufficiente per l’Academy. Forse perchè nel lontano 1994 (con)corse alla vittoria Tom Hanks con Forrest Gump, il cui passo ha superato di gran lunga quello a ritmo di jazz-square del povero John, che in quell’occasione rimase per la prima volta con i piedi ben incollati al pavimento del teatro.
3. Johnny Depp e l’invisibilità del camaleonte
Lui si trasforma, assume sembianze sempre nuove, ma a quanto pare si mimetizza così bene da essere invisibile per l’Academy, che l’ha candidato solo tre volte, per La Maledizione della Prima Luna, Neverland – Un Sogno per la Vita, e per Sweeney Todd: Il Diabolico Barbiere di Fleet Street. Sempre senza successo. È la dura legge del camaleonte, sebbene con i suoi camuffamenti abbia dato vita al pirata più amato del grande schermo, l’Academy preferisce i suoi colleghi. Non gli resta che depredare anche il palco del teatro nella notte degli Oscar e fuggire a gambe levate con la sua inconfondibile camminata. Tranquillo John, se usi le tue solite mosse ti perdoneranno tutti.
2. Robert Downey Jr.: il tempo è galantuomo!
Sempre elegante e impeccabile, l’uomo di ferro è classe ’65, sul set da quando aveva cinque anni, vanta quattro candidature in tutto, come protagonista e non protagonista (nessuna di queste per Iron Man: la prima per il film Charlot e la seconda per Tropic Thunder), ma nessuna statuetta. “Resto giovane e prima o poi lo vincerò, statene certi”. E noi ti prendiamo alla lettera!
1. Leonardo di Caprio è l’escluso per eccellenza
E poi c’è lui. Lui, che della sconfitta ne ha fatto un’arte, lui che ogni anno ci tenta spasmodicamente, lui che puntualmente resta deluso vedendo la statuetta allontanarsi in mani altrui. Pluripremiato, acclamato in tutto il mondo, amato dal pubblico, Leonardo di Caprio ha ormai coinvolto milioni di persone nella sua ricerca dell’Oscar perduto, regalandoci film meravigliosi ad ogni tentativo, e una faccia sconsolata ancor più bella ad ogni premiazione. Non ha vinto con Titanic e c’è andato molto vicino con The Wolf of Wall Street, ma la grande soddisfazione ancora non arriva. Sfortuna o antipatia? Ancora non è chiaro. Leo, noi siamo tutti con te!
Camilla Ruffo