Sarkozy ritorna in scena e sbaraglia la concorrenza, l’alleanza UMP-UDI si rivela vicente riuscendo a frenare il Front Nationale di Marine Le Pen, che comunque si mantiene stabile e conferma la propria crescita, astensione alta ma in calo, al voto circa il 50% dei francesi. I socialisti di Hollande, riescono a contenere il tracollo, nonostante la sconfitta, il risultato del partito di governo rimane sopra le aspettative. La Francia si sposta a destra, ma non troppo, ed il premier si dice comunque soddisfatto per la vittoria del “fronte repubblicano” contro il nemico, quel Front National che è stato il centro dei più duri attacchi da parte di Valls durante la campagna elettorale di queste amministrative, segnate dal nuovo sistema di voto che comporta la scelta obbligatoria per l’elettore di un candidato uomo e di uno donna.
Valls parla di risultati “onorabili” per i partiti di maggioranza e rilancia l’unità il tema dell’unità della sinistra. «Il Partito Socialista ha resistito più del previsto. Il Partito Socialista ed i suoi alleati, altri partiti di sinistra e sinistra radicale, hanno raggiunto circa il 28%, cioè più del Front National» ha poi aggiunto che «bisogna mobilitare gli astensionisti e riaggregare una sinistra troppo divisa al primo turno, per conquistare più dipartimenti e municipalità possibili». Il Partito Socialista infatti rischia di perdere 500 municipalità in favore degli avversari: in particolar modo, il Front National sembrerebbe riconfermare la propria forza nelle municipalità già governate, segno di un consenso sempre più forte e più stabile. Attacco duro a Sarkozy che ha annunciato la volontà di astenersi in tutte quelle realtà in cui la propria coalizione non riuscisse a superare il primo turno, con il motto “ni FN, ni PS”: «C’è un fatto morale e c’è un fatto politico. Quando la scelta è tra un candidato repubblicano ed uno del Front National, non si può esitare. E la sinistra non esita», tuona il capo dell’esecutivo.
Mentre Valls conduce la propria battaglia contro il Front National, Sarkozy commenta soddisfatto i risultati del primo turno «L’alternanza sta marciando e nessuno la fermerà!». Sarkozy mostra la propria capacità di reinventarsi ed agguanta un primo buon risultato in vista delle presidenziali del 2017, a cui parteciperà nuovamente in qualità di candidato dell’UMP, con l’obiettivo di vincere e di togliere terreno a Le Pen.
Le Pen che comunque gioisce per l’ottima resa di un Front National che sembra conquistare posizioni, elezione dopo elezione, nonostante ancora stenti a superare i partiti tradizionali. Seppur solido, il Front National non è riuscito ancora a conquistarsi l’etichetta di primo partito, Marine Le Pen parla comunque di “exploit”. «Il Front National ha raggiunto l’exploit superando il risultato delle scorse europee. Questo voto dimostra che i francesi hanno voglia e di libertà ed hanno compreso che un’altra politica è possibile» ha detto dal palco di Nanterre.
Il primo turno ci mostra dunque una Francia più spostata a destra ma non ancora estremista, in cui comunque nessuno dei tre grandi attori politici può dirsi davvero insoddisfatto. Se è vero che Sarkozy è tornato e Le Pen cresce, i socialisti non collassano e sanno che se la strategia della sinistra unita riuscisse a decollare, potrebbe anche raggiungere risultati elettorali al di sopra del 30%.
Antonio Sciuto