Dal 2 aprile al 6 giugno, tra il lunedì e il mercoledì dalle 10.00 alle 18.00, il MANN, Museo Archeologico di Napoli, ospiterà la mostra “Giorni di un futuro passato”, di Adrian Tranquilli.
L’artista nativo di Melbourne e residente a Roma, sin dall’infanzia appassionato collezionista di fumetti, fonde nel suo pensiero, e soprattutto nelle sue opere, sacro e profano, storia e attualità, mito e arte contemporanea. Il contenuto della mostra è ispirato dalla Marvel Comics, la casa editrice statunitense, madre di tanti supereroi protagonisti ormai da decenni dell’immaginario adolescenziale. Basti pensare a Batman, Hulk, i Fantastici Quattro, Iron Man. E proprio dal film campione di incassi “X-Men – Giorni di un futuro passato”, Tranquilli prende in prestito il titolo ossimorico con cui inaugura la sua mostra.
L’obiettivo dell’operazione dell’artista australiano è ripresentare tutte quelle figure ultrasessantenni, che da sempre suscitano la simpatia dei più giovani e non solo, indipendentemente dalla generazione da cui essi provengono. Eroi senza tempo, alla pari dei protagonisti della sacralità e della storia del mito: Cristo, Eracle, il Golem. Personaggi lontani nello spazio e nel tempo, con un minimo comun denominatore: consentono all’uomo di volare con la fantasia oltre la dimensione del reale, oltre i limiti e le fragilità imposti dalla nostra natura, oltre l’alta probabilità di fallimento che si accompagna al rischio.
Batman è forse una delle figure predilette da Tranquilli, che lo ritrae con la sua classica maschera ma con abiti prettamente contemporanei, in veste di martire o di elemento di crisi della società. La tragicità di cui le sue opere si fanno carico, soprattutto nell’insieme di lavori che è racchiuso sotto il nome di “In Excelsis”, è ben resa grazie alla tecnica del carboncino, che accentua i chiaroscuri e quindi il senso di mistero, angoscia e drammaticità che con ogni probabilità il loro autore intende comunicare allo spettatore. Di stampo classico è invece la postura delle figure, che rimanda a quella del Cristo. Sfondo di ogni opera è la croce: greca, latina, a stella, a svastica, per suggerire il rimando alle diverse epoche storiche attraversate dall’uomo.
Trascendendo dal protagonista scelto di volta in volta, Adrian Tranquilli adotta una forma d’arte innovativa, originale e provocatoria, che intende minare o semplicemente ironizzare sui valori (religiosi e non) che costituiscono la colonna portante della civiltà occidentale. La metodologia di cui l’artista si serve per la diffusione del suo messaggio è il mixing di diverse forme di arte: scultura, pittura, fotografia, elaborazione digitale di immagini e video. In occasione della mostra “Giorni di un futuro passato”, che raccoglie alcuni dei pezzi migliori delle collezioni precedenti di Tranquilli, le opere dell’artista saranno inserite nel contesto squisitamente classico della Collezione Farnese, presso il Museo Archeologico di Napoli, creando un contrasto di stili ed immagini, un insieme di simboli stravolti e decontestualizzati che esplicano con esaustiva efficacia l’idea dell’intramontabilità della classicità e della mitologia e la capacità comunicativa dell’arte contemporanea e di quei personaggi che si spostano dall’orizzonte del fumetto e si concretizzano in una società nel colmo della crisi, capace di scardinare le grandi personalità, svelando l’onnipresenza della fragilità, che nel XXI secolo alberga anche nell’animo dei supereroi.
Sonia Zeno