Il Ministero del Lavoro ha reso noti i dati del Jobs Act sui rapporti di lavoro per il mese di marzo 2015 del Sistema Informativo Statistico delle Comunicazioni Obbligatorie (SISCO). La nota, un documento di quattro pagine reperibile sul sito del Ministero, tratta il numero di attivazioni e cessazioni per genere e tipologia di contratto, proponendo un confronto con i dati di marzo 2014.
I dati sono di particolare interesse per l’entrata in vigore dal 2 marzo delle agevolazioni fiscali sulle assunzioni a tempo indeterminato e per l’introduzione dal 4 marzo del nuovo contratto a tutele crescenti, per il confronto proposto va però considerata anche la differente situazione del mercato delle valute.
Le attivazioni
Lo scorso marzo sono stati attivati 641.572 nuovi contratti di lavoro, privilegiata la forma del tempo determinato anche se aumenta la quota di assunzioni a tempo indeterminato, ancora debole l’apprendistato.
Circa il 60% delle assunzioni ha interessato lavoratori di genere maschile, questo differenziale tra generi diminuisce nelle assunzioni con contratti di apprendistato e si inverte nei contratti di collaborazione.
Nel confronto con il 2014 l’incidenza delle assunzioni a tempo indeterminato aumenta del 45%, mentre diminuisce del 7.5% il dato relativo alle assunzioni a tempo determinato. Non si sviluppa la forma dell’apprendistato che registra una flessione del 25%.
Le cessazioni
Per quanto riguarda i contratti di lavoro cessati, questi sono stati 549.273 ed hanno riguardato per il 56.5% i rapporti di lavoro a tempo determinato, diminuiscono le cessazioni di contratti a tempo indeterminato che nel periodo di riferimento hanno registrato un’incidenza del 23,9%.
Il confronto con Marzo 2014 evidenzia una riduzione del 8% delle cessazioni a tempo indeterminato ed un aumento di circa il 2% delle cessazioni di contratti a tempo determinato, invariati i dati riguardanti il contratto di apprendistato e le collaborazioni.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha commentato i dati pubblicati, dicendo: “Sono dati confortanti. Naturalmente sono numeri ancora iniziali e bisogna prenderli con cautela, però sono dati che incoraggiano la fiducia, cosa essenziale”.
Marco Scaglione