Dopo il caso di  “Occupy palco” ( quattro attivisti sono stati espulsi per la protesta al Circo massimo), all’assemblea congiunta di parlamentari si discute riguardo l’espulsione di sette-otto parlamentari, tra cui Eleonora Bechis e Christian Iannuzzi, e una ventina tra militanti e amministratori del M5S.

La deputata piemontese Bechis è finita sotto accusa per aver scelto come assistente un ex attivista, già espulso da Beppe Grillo. Il deputato Ivan Della Valle, infastido da una querela della collega nei confronti di un attivista piemontese, preme per il suo allontanamento, affermando che sono “in tanti a volere che vada via“.

I dissidi sono nati durante l’ultima assemblea del gruppo a Montecitorio. In quell’occasione c’erano state accese discussioni per quanto riguarda questioni legate al territorio ( la deputata le definisce all’Adkronos come “questioni personali“), che coinvolsero il senatore Alberto Airola, neo capogruppo al Senato,  e i deputati Tommaso Currò, Walter Rossetti e Tancredi Turco, i quali presero le difese della Bechis. La deputata, in quell’occasione, attaccò dicendo: “Ci sono molte domande alle quali attendo da tempo risposte“.

Ma comunque, alla fine della riunione non ci sono state espulsioni. I parlamentari del M5S hanno esaminato il Jobs act e anche in questo caso non sono mancati contrasti, in una “discussione accesa, ma senza eccessi” come afferma un deputato.

Christian Iannuzzi, invece, ha difeso, in una riunione del Movimento in un municipio della capitale, l’azione dei quattro attivisti espulsi per lo striscione “Occupy palco” e afferma: “È assurdo che non si risponda alle domande e si sbatta fuori, con un pretesto, chi le pone.” Il deputato laziale, dunque, è a rischio espulsione e bisogna sottolineare che già in precedenti occasioni aveva avuto da ridire sulle intenzioni di Grillo e Casaleggio riguardo alla decisione di non poter votare l’alleanza con i Verdi in Europa.

Intanto, i 33 voti ottenuti da Massimo Artini nella votazione per il capogruppo alla Camera, contro i 44 della favorita Fabiana Dadone, danno coraggio all’ala critica del Movimento.

Andrea Palumbo

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