L’evoluzione dell’Italicum nella versione 2.0 sta trasformandosi in un vero caso mediatico. E’ di qualche giorno fa l’indiscrezione, che si è allargata a macchia d’olio, secondo cui Renzi vuole cambiare l’Italicum inserendo un premio di maggioranza al 55%, non alla coalizione vincente ma bensì alla lista. Una simile riforma potrebbe definitivamente portare l’Italia verso il bipartitismo di ispirazione inglese.

Questa volontà di riforma sembrava essere già avallata dall’ex premier Silvio Berlusconi, il quale sembrava essere d’accordo con il segretario del PD chiedendo la protezione del proprio impero mediatico. In pratica, Berlusconi avrebbe portato il suo partito nella fossa, anche alla luce delle note difficoltà, mentre avrebbe mantenuto la sua forza imprenditoriale.

In una riunione dei senatori di Forza Italia, sembra che Berlusconi abbia definito il premio di maggioranza alla lista “pessimo“. Un brusco cambio di direzione da parte del cavaliere, che comunque, dopo il tam-tam mediatico della dichiarazione, tiene a precisare in una nota che non ha mai definito tale proposta pessima, ribadendo che l’accordo in vigore è quello del Nazareno e che se si vuole cambiare le due parti devono necessariamente trattare insieme.

A chi gli chiede se ha intenzione di sciogliere il Partito, l’ex premier risponde: “penso che si finirà la legislatura e quindi abbiamo tutto il tempo per riorganizzarci e tornare a vincere“. Le indiscrezioni che arrivano dalla riunione di Forza Italia sembrano confermare la volontà di Berlusconi di “riscendere in campo“, rilanciando il partito e cercando di tornare ai fasti di un tempo nonostante il forte avversario. Forza Italia potrebbe a breve vedere confluire definitivamente tutti i vari club affiliati, come i club ‘Forza Silvio’, per formare un’unica grande struttura. E sulla forza del partito si concentra anche Il Mattinale, quotidiano vicino al partito di Berlusconi, che lancia un segnale di sfida al partito di Renzi. “Tutti sicuri che Berlusconi e Forza Italia siano pronti ad accettare l’azzeramento del Nazareno con il premio fino a raggiungere il 55 per cento dei seggi dato alla prima lista, e la distribuzione proporzionale del resto, senza quote e senza sbarramenti“. Il Mattinale continua facendo un durissimo attacco a Renzi e il “Partito della Nazione, il nuovo nome della Ditta di Renzi“. Secondo il quotidiano l’idea di costruire un Partito della Nazione, una sorta di partito unico dalle basi ideologiche estremamente larghe, è un’idea “sudamericana“, populista e dittatoriale, “o se vogliamo tornare in Italia, molto fascista“.

La sensazione generale è che l’eventuale ulteriore modifica dell’Italicum potrebbe creare malcontenti non solo in Forza Italia ma anche in una sostanziosa parte del Partito Democratico. Ieri c’è stato un incontro a Palazzo Chigi tra Renzi, i capogruppo del PD alla Camera e al Senato Roberto Speranza e Luigi Zanda, il Ministro per le riforme Maria Elena Boschi e Anna Finocchiaro. All’incontro non si è certo parlato di calendarizzazione, ma si è messo mano ai principali punti della legge elettorale: soglie di sbarramento, premio di maggioranza, ballottaggio. Sulla legge, che è ancora più bipartitica e maggioritaria della precedenza, potrebbero a breve scatenarsi le ire dei vari civatiani fortemente contrari, come Vannino Chiti e Corradino Mineo, ma potrebbe rinvigorire l’opposizione sul tema anche dei vari dalemiani e bersaniani.

Francesco Di Matteo

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