image (1)Dopo le numerose campagne internazionali, nate in queste settimane, in dissenso degli atti terroristici e in particolare contro l’ISIS, anche la città di Sarno è protagonista di una significativa manifestazione per prendere le distanze da essi; l’imami, o meglio la “guida spirituale”, Larbi Dernati ha guidato il corteo a Sarno, in piazza Cinque Maggio per condannare e prendere le distanze da quei gruppi estremisti islamici che hanno sconvolto il mondo.

Lo scopo della manifestazione, svoltasi domenica 22 novembre 2015, è stato sia quello di dare supporto morale alle vittime degli innumerevoli attentanti che si sono susseguiti in questi giorni, sia quello di dimostrare che essere musulmani non sia una conseguenza dell’essere attentatori alla pace e all’integrità sociale e di far cessare la strage di vittime innocenti, sacrificate in nome di ideali abilmente distorti per secondi fini.

Essa è stata organizzata con il consenso degli uffici della Prefettura e del Commissariato di polizia di Sarno, taliimage organi hanno coordinato e sorvegliato lo svolgimento, affiancati da una terza squadra di agenti, provenienti da tutta la provincia, per evitare che potessero infiltrarsi estremisti politici e destare scompiglio durante l’evento in atto.
Il corteo è stato il primo in Campania a coinvolgere un numero di fedeli islamici così ampio, si stima che siano state ben 42 moschee, distribuite in tutta la regione, a prendere parte a questo evento, per trasmettere solidarietà e fratellanza. Data la numerosità dei partecipanti, la popolazione locale era timorosa che la manifestazione potesse prendere una piega drammatica e avere ripercussioni sulla città, data la situazione di allarmismo generale nelle ultime settimane. Ciononostante sono stati numerosissimi i cittadini scesi in piazza, entusiasti di prendere parte all’evento e vivere questo momento di particolare coinvolgimento morale e sociale.
07-735x490Il giovanissimo imami Larbi Dernati, attivista musulmano risiedente a Sarno, ha aperto la porta della moschea sarnese e ha rilasciato numerose interviste per chiarire dubbi e perplessità, ecco come egli ha risposto alla domanda “cosa professa la religione islamica?”:

“Noi parliamo di amore, solo ed esclusivamente di amore. Dio è amore, noi siamo tutti fratelli generati da due progenitori comuni. Nel nostro credo non si parla di violenza, morte e distruzione.”

A tal proposito egli ha voluto chiarire che nessuna religione ha come ideale la violenza o l’uccisione di kamikaze e altri uomini innocenti poichè chi compie questi atti immorali in nome di Allah, lo fa solo per occultare altre motivazioni. Bisogna comprendere quali siano le motivazioni che spingono gli uomini ad agire secondo essi e sradicarli.

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