I collegamenti internet della Corea del Nord (già di per sé limitati a pochi nordcoreani), nella notte sono completamente saltati per la durata di 9 ore. I motivi ancora non so chiari, ma secondo alcuni esperti si potrebbe trattare di una vendetta americana per l’attacco dei pirati informatici alla Sony Pictures, la cui colpa è stata pubblicamente attribuita dall’Fbi a Pyongyang.

“Non ho mai visto prima un’instabilità e interruzione del genere in Corea del Nord”, ha affermato il direttore di analisi internet Doug Madory al Dyn Research. E ha poi aggiunto: “Normalmente ci sono salti della connessione, non problemi continui. Non sarei sorpreso se stessero al momento ricevendo un qualche genere di attacco”.

In realtà, nei giorni scorsi, Barack Obama aveva dichiarato che gli Stati Uniti avrebbero reagito alle minacce nordcoreane con una “risposta proporzionata” agli attacchi informatici che hanno obbligato la Sony Pictures ad annullare l’uscita nelle sale del film “The Interview”, il quale narra la storia fantasiosa di un attentato nei confronti del leader nordcoreano Kim Jong-un. E’ l’inizio di una cyber-guerra? Per il Presidente Usa è stata una forma di “cyber-vandalismo” da punire, in quanto non è concepibile che ci sia “un dittatore da qualche parte capace di imporre la censura qui, negli Stati Uniti”.

Intanto, Pyongyang ha smentito ogni accusa e la questione è giunta all’Onu, dove l’ambasciatrice americana Samantha Power, durante un dibattito al Consiglio di Sicurezza sulla situazione dei diritti umani sotto il regime di Pyongyang, ha tuonato: “Non contenta di negare la libertà di espressione al suo popolo, la Corea del Nord sembra adesso voler fare lo stesso negli Stati Uniti”. Infatti, la Corea del Nord permette un uso di internet estremamente limitato; secondo quanto affermato dal New York Times, lo Stato dispone di soli 1.024 indirizzi IP, a differenza degli Stati Uniti, i quali ne possiedono diversi miliardi. A tal proposito, il black out ha interessato pochi comuni, che magari avranno anche un accesso a Internet controllato dallo Stato e non collegato al resto del mondo, ragion per cui il guasto, molto probabilmente, è stato più notato all’estero che in Corea del Nord.

Andrea Palumbo

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