Il caso
Molti sono allibiti e increduli ma è così: nel caso Bruxelles non approvasse le nostre misure anti-evasione (reverse-charge e non), potrebbe scattare l’ennesimo aumento Iva (al 25,5%: numeri due nell’eurozona) e accise, benzina in primis.
Con 307 voti favorevoli e 116 contrari, ieri la legge di stabilità è stata approvata alla Camera dei Deputati, nonostante i tentativi dei deputati del M5S di occupare i banchi del governo che hanno costretto il Presidente Boldrini ad espellere dall’Aula, a più riprese, ben quindici onorevoli grillini.Quest’ultimi contestavano le “tante marchette”, ossia gli interventi microsettoriali, contenute nella legge dopo il passaggio nel Consiglio dei Ministri, e ricevevano l’appoggio del presidente della Commissione Bilancio, Azzollini, che definiva “evento senza precedenti” il continuo rinvio del voto durante lo scorso weekend. I cambiamenti del Cdm hanno scatenato la reazione dei pentastellati. manifestata attraverso vari cartelli di protesta fra cui spicca “governo d’azzardo” in riferimento ai benefici fiscali concessi sui giochi vietati ai minori.
Oggi, quella che una volta era definita la legge finanziaria, è passata attraverso il Senato ed è stata approvata.
Le misure
Quattro giorni fa avevamo già fornito un dettagliatissimo elenco contenente i provvedimenti della bozza della legge di stabilità ma andiamo a vedere quali sono state le modifiche successive al passaggio del ddl alle due Camere.
1. Bonus 80 euro diventa strutturale e via libera a bonus bebè. Dopo il passaggio a Montecitorio, Palazzo Madama non ha modificato alcunché rendendolo disponibile a tutti i redditi fino a 26.000 euro, mentre i redditi fino a 25.000 riceveranno un ulteriore assegno di 960 euro l’anno (80€ al mese) nel caso abbiano un figlio nato o adottato dal 1 gennaio 2015 al 31 dicembre 2017. In caso di Isee inferiore a 7.000 euro annui (povertà assoluta), l’assegno diverrà di 160 euro mensili e per le mamme con almeno quattro figli a carico e reddito fino a 8.500 euro sono stati stanziati 45 milioni per distribuire buoni acquisto da 1.000 euro.
2. Ricerca e sviluppo. Nessuna modifica per il piano quinquennale sul credito d’imposta per ricerca e sviluppo. Si applicherà al 25% delle spese incrementali rispetto alla media delle spese risultanti dai bilanci fiscali dei tre anni precedenti a quello del 31 dicembre 2015, mentre sarà del 50% in caso di collaborazioni con Università, startup, centri di ricerca e personale altamente qualificato. Inascoltata la richiesta delle imprese di calcolare il credito sugli investimenti totali e non su quelli incrementali.
3. Bonus edilizia. Confermata la misura che porta il credito d’imposta ai livelli massimi per lavori edilizi di ristrutturazione (50%) e per efficientamento energetico (65%). È stato portato al 65% anche lo sconto fiscale per lavori antisismici dopo una battaglia della Commissione Ambiente nella figura del suo Presidente, Ermete Realacci, poiché il governo l’aveva abbassato al 50%.
4. Canone Rai. Come già vi abbiamo anticipato, resterà bloccato per il 2015 (113,50 euro).
5. Debiti p.a. La legge di stabilità prevede anche una compensazione fra debiti delle imprese dovuti alla tassazione e i crediti vantati verso la pubblica amministrazione. M5S aveva richiesto che questa misura venisse messa a regime ma è prevista solo per l’intero 2015.
6. Incentivi. Sono stati stanziati 20 milioni di euro per incentivare l’assunzione di disabili.
7. Fondi epatite C. È stato stabilito un fondo di un miliardo per curare gratuitamente le persone affette da epatite C con nuovi farmaci rivoluzionari che eliminano la malattia con percentuali altissime.
8. Tassazione fondazioni. Aumenta dal 1° gennaio 2014 (in maniera retroattiva) la tassazione sugli utili distribuiti da fondazioni ed enti non commerciali. Prima si applicava la quota del 5% sul prelievo, oggi il 77,74 per cento. Per attenuare la misura, è riconosciuto un credito d’imposta del 33,33% sui nuovi utili spendibile fino al 2016.
9. Credito d’imposta a fondi pensione. Come già anticipato, per questi ultimi e per le casse previdenziali ci sarà uno sconto fiscale rispettivamente del 9 e 6% se investiranno in economia reale, in virtù dell’aumento tassazione dal 20 al 26%.
Le dichiarazioni di Renzi
Il premier a Rtl ha dichiarato “La legge di stabilità per la prima volta mette più soldi in tasca agli italiani e non li toglie”, poi ha promesso un intervento per non penalizzare i giovani professionisti penalizzati dall’aumento del contributo sociale “è sacrosanto e mi assumo la responsabilità di farlo nei prossimi mesi”.
Ennesima promessa o impegno? Staremo a vedere.
Ferdinando Paciolla