Oggi a Bologna e nell’hinterland per gli ignari pendolari o per le avanguardie di vacanzieri è molto probabile che si legga nelle bacheche degli avvisi ferroviari “forti ritardi su tutte le linee”; tale scenario è la naturale conseguenza agli avvenimenti della scorsa notte, quando alle 4:30 nella stazione di Santa Viola è scoppiato un incendio che ha colpito in particolare i cavi del sistema di gestione e controllo del traffico.
Bologna è a tutti gli effetti oggi un nodo nevralgico nella comunicazione ferroviaria tra il Nord e il Sud del paese ed è così che, con questi ritardi e blocchi, sia venuta meno una grossa quantità di tratte interregionali come l’Av Milano-Bologna e Bologna-Verona per un periodo non inferiore alle 3 ore. Solo verso le 7:30 sono state riaperte parzialmente alcune tratte, altre invece, sono state direzionate su altre stazioni; i treni regionali della linea convenzionale Bologna – Piacenza sono ubicati nella stazione di Bologna Arcoveggio e quelli a lunga percorrenza sfruttano la stazione di San Lazzaro.
Disagi intensi che però non sono nuovi per i pendolari e amministratori di Ferrovie dello Stato, difatti è il quarto sabotaggio in un mese ed il quinto quest’anno, i precedenti sono Milano il 18 dicembre, Torino il 16 dicembre, Firenze il 2 dicembre, Bologna il 19 maggio. Sembra esserci dietro questi roghi quindi, una mano intelligente, la cui natura oggi è più che mai confermata come dolosa; al riguardo la Digos ha aperto un indagine e sotto la lente delle forze dell’ordine ci sarebbero in particolare gruppi anarchici che nelle ore successive agli incidenti davano gran spessore agli avvenimenti su diverse piattaforme comunicative.
Anche a Bologna sembra essere ormai confermata del tutto la matrice dolosa del rogo, diverse tracce, tra cui una serie di fiammiferi e tre scritte “No Tav” confermerebbero il tutto. Intanto la politica non è esule dalle esprimere i suoi primi commenti sull’avvenimento, per Renzi, che va con i piedi di piombo, si tratterebbe di un sabotaggio,”Non vogliamo rievocare parole del passato, è in atto un sabotaggio, ma stiamo approfondendo quello che è accaduto e per rispetto di chi indaga non spendo una parola di più’ “, mentre il ministro dei trasporti, Maurizio Lupi, non utilizza mezze parole e afferma “L’attacco al treno di Italo a Ostiense, a quello del Tgv a Vercelli e poi i due atti incendiari di Firenze e Bologna sono il segno evidente di un attacco di stampo terroristico che mira a creare disagi ai cittadini e tensioni sociali”.
Dario Salvatore