Nella notte tra il 26 e il 26 febbraio andrà in onda l’89a edizione degli Accademy Awards, ovvero la Notte degli Oscar. Le nomination presentate al Kodak Theatre ci raccontano un indiscusso favorito: La La Land di Damien Chazelle.
Il film del giovanissimo regista americano, con Ryan Gosling ed Emma Stone, ha eguagliato i record di nomination di Titanic: ben 14 candidature, tutte nelle categorie più importanti degli Oscar. Tra gli altri possibili protagonisti ritroviamo pellicole come Barriere di e con Denzel Washington, il fantascientifico Arrival di Denis Villeneuve e Manchester by the sea.
Tra le possibili sorprese invece c’è la vittoria come miglior attrice protagonista per Isabelle Huppert con il film francese Elle, già vincitrice del Golden Globe per la stessa categoria. Migliore attrice protagonista potrebbe, in effetti, essere la categoria più equilibrata: oltre all’attrice francese ci sono anche Emma Stone, la giovane e promettente Ruth Negga, l’immortale Marylin Streep e la vera favorita Natalie Portman per il biopic Jackie.
Per quanto riguarda gli attori protagonisti e non spiccano le performance del già citato Washington, di Casey Affleck, Michael Shannon in Animali notturni (altra pellicola che meritava di più) e Mahershala Ali, star della serie televisiva House Of Cards.
Per il resto le candidature hanno rispettato i vari criteri di assegnazione spesso fin troppo banali per gli Oscar. Grande sorpresa per la presenza del documentario italiano Fuocoammare di Gianfranco Rosi, già vincitore a Berlino, nella categoria Miglior Documentario (nonostante la lingua straniera). Purtroppo invece restano a mani vuote Martin Scorsese con il suo Silence, dramma religioso, e l’irriverente Deadpool con Ryan Reynolds che ha subito commentato le candidature con un caustico tweet: “Come da copione”.
Non resta ora che aspettare la notte del 26 febbraio per capire se La La Land riuscirà a vincere nelle 14 categorie. Già arrivando ad 11 statuette eguaglierebbe il record di Ben-Hur, Titanic e Il Signore degli anelli – Il ritorno nel re.
Andrea Piretti