Ha preso il via da pochi giorni il progetto che vede coinvolti cinque ragazzi e ragazze presso lo Scugnizzo Liberato (l’ex carcere minorile Filangieri), a Napoli. Si tratta di una raccolta di abiti, “da condividere per aiutarsi l’un l’altro in un periodo di difficoltà causata da questa crisi”.

Ci è voluto un mese di lavoro per sistemare la stanza in cui i vestiti verranno raccolti e smistati dai ragazzi che, consapevoli dell’esigenza di aiutarsi a vicenda in questo momento di crisi collettiva, si sono cimentati nell’impresa.

A parlare del progetto è Lucia, che lo ha sviluppato insieme ad Emma, Roberto, Stefano e Chiara:

 

La stanza per la raccolta in fase di allestimento
La stanza per la raccolta in fase di allestimento

“Io ed Emma gravitavamo intorno allo Scugnizzo. Ad un’assemblea il fondatore dell’associazione di volontariato Napoli Insieme, Salvatore D’Amico, ci propose di stringere una collaborazione, proponendo il progetto della raccolta abiti. A me ed Emma il progetto piacque, quindi abbiamo iniziato ad occuparcene assieme ai ragazzi di Napoli Insieme: Roberto, Chiara e Stefano”.

Dal prossimo 28 marzo il punto raccolta sarà aperto tutti i giorni, all’ingresso della struttura, negli orari delle attività svolte all’interno dello Scugnizzo Liberato (il calendario aggiornato si può trovare sulla Pagina Facebook). Chi vorrà potrà recarsi presso il centro e lasciare gli indumenti già lavati di cui non fa uso, come giacche, vestiti, scarpe ed intimo.

Ogni lunedì, dalle 17:30 alle 20:00, i ragazzi saranno presenti presso il punto di raccolta per sistemare gli abiti raccolti e per rispondere a chiunque volesse avere maggiori informazioni.

Tra i progetti a lungo termine che questo gruppo si ripropone ci sono la creazione di una mensa popolare e sociale, che coinvolga attivamente tutto il quartiere, e la realizzazione di un punto di raccolta farmaci.

Lo Scugnizzo Liberato è uno spazio di incontri, di idee, di progetti e di arte. Nasce quando, il 29 settembre 2015, un gruppo di attivisti della Compagnia Scacco Matto ed alcuni abitanti del quartiere decidono di riaprire l’ex carcere minorile Filangieri, dando vita ad un progetto di aggregazione comunitaria e culturale. I lavori sono in corso, l’impegno non manca e molti laboratori sono già avviati. Si tratta di un progetto davvero ben avviato di riqualificazione urbana, che merita di essere sostenuto da tutti.

Marta Buono

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