Per la prima volta a Cinecittà, a Roma, dal 18 Aprile fino al 20 Settembre, saranno esposte le fotografie di Steve McCurry.
Ormai famoso per lo scatto “Ragazza afgana”, il grande fotografo di Philadelphia ha collaborato con Peter Bottazzi per allestire la mostra Oltre lo sguardo, che comprende oltre 150 immagini di grande formato che risaltano nell’oscurità. Sicuramente un’istallazione visionaria ma che proietta lo spettatore direttamente nell’animo del fotografo, permettendo di stabilire un contatto con l’occhio di McCurry.
Egli stesso ha affermato:
“Le immagini in mostra al quale sono particolarmente legato sono sicurame
nte quelle sull’India ed il Sud Est asiatico: come l’Afghanistan e la Birmania, raccontano me. C’è n’è una in particolare che fa vedere delle ragazze in piedi vestite di rosso, che si proteggono da una tempesta di sabbia. L’installazione che ha fatto Bottazzi mi piace molto, lui ha un grande occhio per mettere in risalto le mie foto, lavoriamo insieme dal 2009 e lo trovo elegante”.
La mostra non ha un percorso ma permette al visitatore di scegliere il proprio schema e di avere una propria interpretazione delle immagini.
“Il titolo vuole essere un modo di vedere al di là dello sguardo in maniera giocosa, che va oltre le interpretazioni. Come quando si guarda un quadro, vedendo di più di quello che ha pensato l’artista dipingendolo”.
Forse proprio grazie all’allestimento così surrealista o grazie alle foto intense di McCurry, chi le guarda riesce ad entrare in piena sintonia con il fotografo: il cuore e l’occhio lavorano all’unisono e, per un momento, batteranno insieme al cuore dei soggetti delle foto.
Elena Morrone BLA BLA BLA BLA
il cuore e l’occhio lavorano all’unisono e, per un momento, batteranno insieme al cuore dei soggetti delle foto. il cuore e l’occhio lavorano all’unisono e, per un momento, batteranno insieme al cuore dei soggetti delle foto.