La prima giornata di Emob svoltasi a Milano ha dato i suoi frutti: vede la luce la prima Carta Metropolitana della Mobilità Elettrica firmata da istituzioni nazionali e rappresentanti del settore per incoraggiare una mobilità più sostenibile.
La viabilità sostenibile è al centro del rinnovamento delle aree urbane: Milano è la città italiana più vicina ai modelli virtuosi del nord Europa e non è un caso che abbia ospitato la prima giornata di Emob e che la prima Carta Metropolitana della Mobilità Elettrica si sia firmata proprio nel capoluogo lombardo. L’essenza della nuova carta metropolitana della mobilità elettrica è rappresentata da una rete di ricarica capillare e un cambiamento di cultura nel consumatore, da realizzare attraverso servizi ad hoc.
La rigenerazione urbana e la mobilità sostenibile sono azioni necessarie per constrastare l’inquinamento. Giancarlo Morandi, presidente Cobat, assieme il capo di Gabinetto del Ministero dell’Ambiente Raffaele Tiscar, e l’assessore Marco Granelli della giunta milanese hanno tracciato i contorni del trasporto sostenibile italiano all’interno dei quali Milano rappresenta il modello più avanzato.
Il trasporto elettrico presenta, per sua natura, una serie di vantaggi in termini di consumi e emissioni: il destino delle grandi città ruota attorno alla riduzione dei costi della mobilità, dell’inquinamento, dei tempi di trasporto di merci e persone, senza dimenticare il recupero di spazi urbani. Il Governo presenterà il 30 maggio prossimo la road map dell’eco-mobilità nazionale, un documento nel quale si spera vengano inseriti importanti sussidi allo sviluppo. Il settore del trasporto elettrico necessità di grandi investimenti, di una rivoluzione dei trasporti urbani e di un cambio di mentalità dei cittadini. Il Governo si è impegnato per la prima volta nello stilare un report dei vari finanziamenti e agevolazioni presenti nel settore, preparando un piano di investimenti mirato capace di recuperare fondi e smistarli con maggiore utilità.
Ad anticipare quello che verrà nel prossimo futuro la Carta Metropolitana della Mobilità Elettrica è insieme di misure studiato per rimuovere alcune barriere e incoraggiare la transizione urbana. A partire dallo studio di esperienze di successo, il documento presenta una lista di provvedimenti da adottare a favore dell’elettromobilità. I temi affrontati nella Carta sono stati suddivisi in cinque punti esemplificativi:
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Offrire al consumatore valide motivazioni per il cambiamento culturale, ovvero prevedere delle agevolazioni per i cittadini virtuosi come soste gratuiti e/o accesso alle aree ZTL.
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Accelerare lo sviluppo di una rete di ricarica accessibile al pubblico in linea con le indicazioni fornite dal PNIRE, ovvero moltiplicare i punti di ricarica e quindi semplificare lo spostamento in elettrico.
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Ampliare la possibilità di ricarica negli immobili residenziali e aziendali seguendo le indicazioni del D.Lgs. del 16 dicembre 2016 n. 257, che ha introdotto obblighi per consentire la ricarica dei veicoli elettrici negli immobili di futura costruzione.
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Dare un forte impulso al car sharing con veicoli elettrici così da ridurre le emissioni inquinanti oltre che la congestione del traffico sia per le autovetture che per i veicoli leggeri (quadricicli e motocicli, biciclette a pedalata assistita).
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Stimolare l’introduzione di mezzi elettrici nei segmenti di mobilità con maggior efficacia e praticabilità ovvero portare avanti la politica dell’Ultimo Miglio che impone ai singoli comuni di dotarsi di flotte di mezzi elettrici per coprire le aree urbane di propria competenza e la creazione di flotte aziendali per dotare i dipendenti di auto elettrice a basso consumo.
Da Milano arriva una buona e verde notizia: la viabilità elettrica non è mai stata così vicina.
Francesco Spiedo