CASORIA – Clamoroso caso di discriminazione a sfondo sessuale e fisico si è verificato, nei giorni giorni, all’ Isis Torrente di via Duca D’Aosta.
”Una docente che insegna accoglienza turistica – dichiara una studentessa, che preferisce restare anonima – mi ha vietato, la settimana scorsa, di prendere parte ad una manifestazione di accoglienza per il 70% anniversario del sacerdozio di un prete. Il motivo? A suo dire sono troppo robusta per partecipare all’iniziativa. Non è la prima volta che questa docente – prosegue la studentessa – assume questi comportamenti. Recentemente si è resa protagonista di un altro spisodio spiacevole, ha infatti strappato un orecchino ad un alunno, dicendo che non era consono all’ambiente scolastico, mentre ad un’altra studentessa non ha voluto far indossare la divisa per il front office perchè era ‘grassa’.
La studentessa poi prosegue con fermezza:”Abbiamo già provveduto ad informare il nostro Dirigente Scolastico, con il quale, a breve, ci incontreremo. Qui si tratta di un episodio gravissimo, è stato infatti violato l’articolo 3 della costituzione italiana”.
Solidarietà e condanna per l’accaduto arriva anche dall’Unione degli Studenti: ”È inammissibile – dichiara Maria Angela Basso, una delle responsabili dell’ Uds Area Nord di Napoli – che in una scuola di secondo grado gli studenti debbano ancora subire discriminazioni per l’aspetto da parte dei docenti. A partire dal ventesimo secolo in tutte le scuole di ogni indirizzo e grado sono partiti progetti sulla tolleranza e contro la discriminazione (fisica, etnica, sessuale). E ora ci troviamo con una scuola la quale ritiene normale che i suoi stessi alunni vengano discriminati da una docente. Una professoressa deve essere una guida per gli studenti, non un giudice. L’articolo 34, comma 1, afferma che “la scuola è aperta a tutti” ,quindi queste discriminazioni non hanno senso e dimostrano una scarsa tolleranza. Noi, come sindacato degli studenti, – conclude Basso – richiederemo un incontro con il Dirigente Scolastico e speriamo vengano presi dei provvedimenti”
Pasquale De Laurentis
Vorrei specificare che il problema è stato risolto con l’intervento del Dirigente Scolastico che ha dato luogo ad un incontro tra la professoressa e l’alunna interessata. Si è constatato che si è trattato di un malinteso e a seguito di quest’incontro si è ritornati alla normalità.
Sono un collega della professoressa su cui si sta riversando tanto fango, conoscendola come docente e conoscendo i ragazzi vi posso garantire che è solo fango e come si sta sempre di più imparando dalla nostra società si tratta di fango gratuito.
L’ho vista prendersi cura di tutti i sui alunni amorevolmente consigliandoli e preparandoli il più possibili a quella che è la vita che sarà dopo la scuola.
Quindi non trasformiamo quelle poche persone che sacrificano le ore della vita privata al servizio degli alunni, cercando di fargli fare esperienza extrascolastiche, in mostri riversandogli addosso tutto questo fango.
Inviterei tutti a fare un passo indietro compreso la Dott.ssa Maria Angela Basso che si è lanciata in commenti senza essere informata sui fatti reali o quanto meno dopo aver ascoltato ciò che un alunno o una alunna ha riportato.
Cerchiamo tutti i giorni di trasmettere agli alunni tutto quello che negli anni abbiamo imparato. Cercando di fargli capire che la vita è molto diversa da come può essere la vita scolastica, piena di difficoltà da affrontare e dove non c’è la professoressa che ti dice come non sbagliare o come fare, ma si prova tutta sulla propria pelle.
Buon lavoro a tutti.
Il Prof.