Al numero 5 torna l’onnipresente Fedez con Magnifico. Squadra che vince non si cambia, ed è così che l’attuale giudice di X Factor torna a duettare proprio con una vecchia conoscenza del Talent Show di Sky, Francesca Michielin, a un anno e mezzo di distanza dal fortunato singolo Cigno Nero. Scelta azzardata dal momento che l’effetto dejà vu è dietro l’angolo: simili per tematiche e struttura, le due canzoni sono accomunate persino dal ricorso alla querula voce della Michielin, che nonostante risulti meno fastidiosa e ingombrante, riesce comunque ad adempiere il compito di nobilitare, per contrasto, il rap di Fedez. Dal canto suo, il rapper milanese è decisamente più ispirato e convincente in questo contesto musicale, apparendo persino apprezzabile. Risultato finale dunque non del tutto negativa, una soluzione pop da classifica che risulta convincente se viene recepita senza troppe pretese e giudicata indipendentemente dal precedente successo dei due artisti.

Il resto della top ten è priva di grosse novità: stabili le prime due posizione, occupate rispettivamente daEnrique Iglesias e Sia. Sale sul podio Avener, ne scende Robin Schulz. Scendono anche Valerio Scanu e Meghan Trainor, mentre sale di una posizione David Guetta. Prossimi ad abbandonare la top ten gli Sheppard e Vasco Rossi, che occupano la nona e la decima posizione.

Al numero 19 abbiamo On Trees And Birds And Fire di I Am Oak: meravigliosa ballata Folk, intimista e malinconica, passata totalmente inosservata al momento della sua pubblicazione, nel 2010. Viene recentemente riscoperta e remixata dal dj Sam Feldt che la trasforma in una hit da dancefloor. Non è la prima volta che i producers House attingono dal panorama Indie nella realizzazione dei propri lavori (basti pensare ai recenti successi commerciali di Lana Del Rey e Lykke Li), e il rischio di mortificare la dignità dell’opera originale è sempre molto alto. Fortunatamente non sembra essere questo il caso: il dj impreziosisce il brano con elementi sonori che richiamano la World Music e con l’utilizzo del sax, ormai elemento costante in certe produzioni, rendendo il prodotto finale molto estivo e accessibile ma al contempo preservando la sua intenzionale carica emotiva. In ogni caso consigliamo l’ascolto della versione originale.

Al numero 29 troviamo Sam Smith con I’m Not The Only One. Il pezzo è una struggente ballata R’n’B sull’assunzione della dolorosa consapevolezza di non essere l’unico uomo nella vita della persona amata. Dal punto di vista musicale il pezzo risulta valorizzato dal caratteristico timbro vocale del cantante britannico, che conferisce ai suoi lavori quell’impronta Soul inconfondibilmente demodé, esulando pur tuttavia dall’apparire desueto o fuori contesto. L’originalità però è prerogativa rara, e il rischio di reiterare una formula convincente, come già detto prima, è alto. Anche in questo caso il brano risente dunque del paragone con i precedenti lavori dell’artista, se ciò può essere considerata una problematica ai fini qualitativi della produzione, non sembra costituire un grosso problema per quanto concerne le vendite, giacché Sam Smith risulta essere una delle rivelazioni discografiche del 2014, essendo uno dei pochi artisti a raggiungere vasti consensi su entrambe le sponde dell’Atlantico.

Per questa settimana è tutto, alla prossima per scoprire altri nuovi successi!

Alfredo Gabriele Galassi

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