Annunciati finalmente i nomi candidati alla Corte Costituzionale: per il PD il nome scelto è quello del professor Augusto Barbera, mentre Forza Italia propone Francesco Paolo Sisto. Ancora dubbi sul nome dei grillini, che ora rappresentano l’ago della bilancia in parlamento.

Domani alle 13.00 le camere saranno convocate in seduta comune per eleggere tre giudici parlamentari per sostituire Sergio Mattarella, nel frattempo diventato Capo dello Stato, Luigi Mazzella e Paolo Maria Napolitano, il primo nominato dal centrosinistra e gli altri due dal centrodestra.

A meno di 24 ore dalla seduta bicamerale, sembra finalmente vicino un accordo trai tre maggiori attori del parlamento. Il Professore Augusto Barbera, giurista classe ’38, ha confermato la sua disponibilità al Partito Democratico che ha quindi annunciato ufficialmente la sua candidatura. Per Forza Italia sembra ormai certa la candidatura di Francesco Paolo Sisto, già presidente della commissione affari costituzionali, anche se paiono ancora poche le possibilità di essere eletto. Per il MoVimento 5 Stelle, invece, dopo la candidatura in un primo momento di Felice Bisostri, pare ora favorito Franco Modugno, professore emerito alla Sapienza. Il cambio di rotta di grillini è dovuto soprattutto alla scomodità del nome di Bisostri e dell’enorme ostruzionismo che poteva facilmente incontrare. Per l’elezione di ogni singolo giudice, infatti, servono non meno di 570 voti e nessuna forza politica può raggiungere un tale consenso senza alleanze.

Bisostri, inoltre, avrebbe un netto contrasto con le possibili funzioni di Giudice Costituzionale, dato che è il protagonista del ricorso contro l’Italicum dopo aver già agito contro il porcellum. Il PD non avrebbe mai accettato la candidatura di Bisostri dato il suo troppo netto contrasto con l’Italicum, e quindi i grillini hanno ripiegato su Franco Modugno che ha una posizione molto più morbida.

L’accordo su Modugno con il PD, comunque, potrà andare in porto solo se l’assemblea online del MoVimento aprirà alla candidatura di Barbera: in caso contrario, il PD potrebbe ripiegare su un’asse con Forza Italia per l’elezione di Sisto che, senza l’appoggio del PD o di Forza Italia, non ha la minima speranza di essere eletto.

Tutto passerà dall’assemblea dei grillini, condizione accettata ob torto collo dal premier, ma che potrebbe facilmente sbloccare la situazione e provvedere all’elezione dei giudici già alla prima seduta.

Francesco Di Matteo

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