L’unica vittoria esterna nella tredicesima giornata della Serie A Beko è quella di Caserta in trasferta al Pala Del Mauro di Avellino nel derby campano. Partita completamente a due volti: se nel primo tempo Avellino vola sulle ali dell’entusiasmo toccando anche il +21, nella seconda frazione di gioco gli irpini si rendono protagonisti di un vero e proprio suicidio sportivo. Caserta, infatti, recupera nel terzo quarto concedendo un solo canestro dal campo grazie alla difesa a zona chiamata da coach Dell’Agnello che imbriglia tatticamente il gioco di Avellino: 29-9 di parziale e +1 Caserta a fine terzo periodo. Nell’ultimo quarto gli uomini di coach Sacripanti sono in rottura prolungata e, nonostante alcuni scatti d’orgoglio, non riescono a recuperare Caserta perdendo malamente il derby di fronte ai propri tifosi; sugli scudi per la Juve Daniele Cinciarini (18 punti) e Dario Hunt (14 punti + 10 rimbalzi).

serie a beko
I giocatori della JuveCaserta festeggiano la vittoria nel derby campano

Partita combattuta tra i padroni di casa di Trento e una Capo d’Orlando falcidiata dagli infortuni. L’Aquila vince dopo tre quarti estremamente tirati e si conferma una squadra rodata e con tanti interpreti diversi, come testimoniano i cinque uomini in doppia cifra tra i quali spicca Jamarr Sanders, che chiude con 16 punti (5/8 da tre), mentre nulla da fare per gli ospiti, che perdono la nona partita nelle ultime dieci di campionato nonostante la prova superba di Laurence Bowers, autore di 30 punti con 11/16 al tiro. Grazie a questa vittoria, Trento aggancia il primo posto e si qualifica per le Final Eight di Coppa Italia. Fatica l’Enel Brindisi, che in casa batte in volata la Manital fanalino di coda della classifica. In un match non esattamente entusiasmante dal punto di vista dello spettacolo, che vede per larghi tratti l’equilibrio a farla da padrone, alla fine la spunta Brindisi in un finale infuocato. Dopo aver rimontato dal -9 al 33’, Brindisi mette il naso avanti, ma una tripla di Mancinelli porta Torino a +2. Due canestri di Banks e Cournooh riportano avanti la Stella del Sud, che spreca il canestro della vittoria con Scott. A due secondi dal termine, Dyson, autore di una prova opaca (9 punti con 3/15 al tiro) va in lunetta, ma sbaglia il primo tiro libero consegnando la vittoria agli uomini di coach Bucchi. Bologna si conferma ammazza-grandi battendo Cantù in casa in una partita cruciale in chiave salvezza. Nel ricordo del grande ex Chicco Ravaglia, la Virtus, dopo un primo tempo passato per la maggior parte ad inseguire, recupera nella seconda frazione di gioco grazie a Courtney Fells (16 punti) e Dexter Pittman (19 punti). Nel finale, è risultata azzeccata la mossa di coach Valli, che mette Simone Fontecchio, autore di una prova non brillante, in marcatura su Walter Hodge, fino a quel momento inarrestabile e autore di 24 punti, soffocando così il motore di gioco canturino. Pistoia corona il sogno Final Eight battendo in una partita a basso punteggio una Reyer Venezia sempre più in crisi, per la quale si complica terribilmente la qualificazione alla Coppa Italia. Dopo un primo tempo che ha visto i padroni di casa della Giorgio Tesi Group tirare male da tre, ma quasi perfetta al tiro da due punti, e una Reyer molto precisa dall’arco, si giunge al finale di partita tra sorpassi e controsorpassi. A Pistoia non entra più nulla negli ultimi due minuti, mentre Venezia segna solo nove punti negli ultimi otto minuti di gioco: a pochi secondi dalla fine Goss avrebbe il tiro della vittoria che viene però sputato dal ferro e così Pistoia può festeggiare una storica qualificazione alle Final Eight.

Cadono le tre capolista Cremona, Milano e Reggio Emilia, tutte in scena in trasferta. Per Cremona arriva la sconfitta solo dopo un supplementare a Masnago contro Varese, alla quarta sconfitta consecutiva e senza Galloway, messo fuori squadra per un diverbio con la società. Una Vanoli irriconoscibile nei primi venti minuti di gioco, sotto di 20 (40-20), rimonta nel secondo tempo ed acciuffa la parità grazie ad un tiro da tre di Elston Turner. Nonostante fosse stata avanti di due (80-78) ad un minuto e mezzo dalla fine del supplementare, Cremona non affonda il colpo e così Varese, sospinta dall’orgoglio, rimonta e porta a casa una partita che sembrava già vinta. Continua l’ottimo momento di forma di Pesaro, che di fronte ad una Adriatic Arena vestita a festa, vince una partita fondamentale per la salvezza contro l’Olimpia Milano. Dopo essere rimasta a contatto per tre quarti, Pesaro sferra il parziale decisivo nell’ultimo periodo grazie al trio Daye-Lacey-Christon, autore di 55 punti sui 69 totali messi a referto da Pesaro, che ribalta le sorti dell’incontro portando a vincere la Consultinvest. Brutta sconfitta per Milano, orfana di Gentile, Sanders, Hummel e Cerella, incapace di vincere una partita alla portata, a cui nulla servono i 24 punti di Jamel McLean. Nel posticipo, Reggio Emilia avrebbe la possibilità di diventare la nuova capolista in solitaria della Serie A, ma viene travolta da Sassari nel remake della scorsa finale scudetto. Sospinta dalle triple (15/28, 53,6 %), la Dinamo porta a casa una gara che era sostanzialmente già chiusa all’intervallo lungo (+12, 47-35): nel secondo tempo è pura accademia da parte di Sassari, che trascinata da un super Logan, autore di 25 punti, vince il big-match della tredicesima giornata e si rifà sotto per la lotta ai primi posti.

Fonte immagine in evidenza: Google

Riccardo Gentilini

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