Il consigliere comunale Biagio Antignani rassegna le proprie dimissioni a quattro mesi dalle elezioni amministrative.

Antignani fu nominato consigliere nel marzo 2013, prendendo il posto del dimissionario Biagio Caliendo, come quarto eletto della lista civica “Per Casalnuovo” , lista che con “Democrazia Cristiana”, “Casalnuovo Futura” , “Il Faro”, “Udeur” e “Socialisti per Casalnuovo Psi” sostenne il candidato Biagio Cusati alle elezioni amministrative del 2009.

<<Rassegno le mie dimissioni da consigliere comunale perché non si può essere inerti nei confronti di un sindaco scaduto, incapace e che, con abusi di potere, foraggia clientele al solo scopo di far campagna elettorale  con i soldi pubblici>>, ha scritto il consigliere nella lettera accusatoria con cui ha motivato la sua decisione. Antignani accusa anche chi passivamente asseconda le decisioni dell’esecutivo guidato dal sindaco di Casalnuovo Peluso: <<L’Amministrazione comunale è sorretta  dalla quasi unanimità dei consiglieri comunali che direttamente o indirettamente favoriscono le scelte scellerate di questa giunta che nulla hanno a che fare con il concetto di bene comune. Storia quella dell’unanimità, raggiunta con estrema facilità nel consiglio comunale, che dovrebbe portare alla formulazione di tanti interrogativi da dover spingere le autorità prefettizie ad attenzionare la gestione del nostro Comune>>. Aggiunge inoltre <<Tutto questo diventa ancor più grave da concepire quando si parla di un sindaco “scaduto”>> .

Continua poi nella sua missiva il consigliere: <<È mai possibile che candidati sindaci in contrapposizione a quest’amministrazione abbiano successivamente tanto riveduto le loro posizioni da finire nominati in giunta e addirittura divenire sostenitori e strenui difensori delle scelte di quest’amministrazione? È mai possibile – incalza Antignani – che questo sindaco abbia prima etichettato i suoi diretti avversari come i rappresentanti di un intreccio affaristico-malavitoso e poi li abbia accolti a braccia aperte nella sua compagine amministrativa, addirittura nominando assessore alcuni di questi? È perlomeno strano, se non altro, che 29 consiglieri comunali non contestino una giunta composta da fratelli di consiglieri, di assessori cugini imparentati tra loro, di zii, parenti e cognati che condividono, oltre al legame di parentela, anche attività imprenditoriali varie?>>. E conclude dicendo: <<Se Peluso non la smetterà con lo sfrenato chiederemo un incontro col Prefetto di Napoli>>.

Una relazione, quella fra il consigliere Antigniani e il sindaco Peluso, insostenibile, che ha portato infine quest’ultimo ad abbandonare la giunta comunale, al posto del quale subentrerà Annamaria Chianese.

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