Uno dei punti che hanno fatto più parlare dell’ultima legge di stabilità approvata lo scorso 22 dicembre, è il cambio della modalità e di pagamento del canone Rai e del suo importo, da 113 euro dell’anno scorso a 100 di quest’anno. Infatti, da quest’anno si pagherà con la bolletta della luce, e non sarà possibile evitare di pagarlo, tranne in alcuni casi che andiamo a vedere.
Il canone, secondo la legge, va pagato da chiunque sia in possesso di «un apparecchio atto o adattabile alla ricezione delle trasmissioni televisive». Perciò anche nel caso non si guardino mai i canali Rai, o non si usi in generale la televisione per la visualizzazione di canali, il canone va pagato. Invece, non rientrano in questa definizione le radio, nonostante anch’esse trasmettano frequenze di proprietà della Rai.
Sembra che non ci sia scampo. Il canone va pagato. Tuttavia, con questa nuova legge di stabilità è stato introdotto il principio di “presunzione”. In parole povere, dal primo gennaio 2016 il canone si pagherà solo su un dispositivo dove il soggetto ha la residenza anagrafica. Di conseguenza, se avete due o più televisori in casa pagate solamente una volta, ugualmente se avete seconde o terze case.
Chi abita in affitto in una casa già ammobiliata, il canone è a carico dell’intestatario dell’abitazione.
Se, invece, guardate la televisione con un computer e quindi via Internet, senza la ricezione del digitale satellitare o terrestre, è possibile non pagare il canone.
Infine, chi è proprietario di un apparecchio televisivo in un esercizio commerciale, dovrà pagare un canone speciale. Gli abbonamenti speciali per i negozi o aziende sono rimasti invariati.
Momentaneamente, e solo per quest’anno, si pagherà così: il primo addebito arriverà nella prima bolletta elettrica successiva al 1 luglio e sarà da 70 euro; nelle bollette successive a partire da Agosto verranno distribuiti i rimanenti 30 euro.
E dal 2017 entrerà in vigore il metodo definitivo pagando 10 euro ogni mensilità. Essendo le fatture elettriche maggiormente bimestrali o trimestrali, le rate verranno addebitate tutte nella fattura che vi arriva.
Federico Rossi