Gli Scavi di Pompei, parte integrante dell’immenso patrimonio archeologico della Regione Campania, attirano turisti da ogni parte del mondo. I primi resti della città, sepolta da una coltre di ceneri e lapilli durante l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C che colpì anche Stabia, Oplontis ed Ercolano, furono rivenuti nel 1748 grazie a Carlo III di Borbone, re del prospero Regno delle Due Sicilie, che affidò i lavori all’ingegnere Roque Joachim de Alcubierre.
Svariati eventi, tra cui mostre e visite guidate, proiettano i visitatori in una sorta di viaggio del tempo, alla scoperta della storia e delle tradizioni dell’antica Pompeii. Dal 12 aprile al 27 novembre 2017, tutti gli appassionati e non solo, potranno visitare, presso la Palestra Grande, un’esclusiva mostra intitolata “Pompei e i Greci”, che mette in luce i rapporti con il mondo greco e aspetti ancora sconosciuti di Pompei.
L’esposizione, curata dall’architetto svizzero Bernard Tschumi e suddivisa in tre installazioni audiovisive, comprende ben 600 reperti, per lo più armi, ornamenti, ceramiche provenienti da Capua, Cuma, Metaponto, Torre di Satriano, Poseidonia, Sorrento, Pompei e Stabiae; argenti, sculture d’epoca romana e iscrizioni in etrusco, greco e paleoitalico.
Organizzatori dell’evento: la Soprintendenza Pompei e la casa editrice “Electa”, in stretta collaborazione con Massimo Osanna e Carlo Rescigno, professore associato presso l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”.
Nel mese di giugno, presso il Museo Archeologico di Napoli, verrà inaugurata un’altra mostra incentrata sul tema della metamorfosi, sui miti greci, il mondo romano e ancora Pompei.
Dal 12 aprile fino al 31 ottobre sarà possibile visitare la mostra dal lunedì alla domenica dalle ore 9.00 alle 19.30 e dal 1-2 novembre fino al 27 novembre dalle ore 9.00 alle 17.00. Il costo del biglietto intero, comprensivo d’ingresso agli scavi, è di 13 euro e quello ridotto 7,50 euro.
Fonte: www.pompeiisites.org
Valentina Coppola