La classe di Totti e Pjanic contro il carisma di Higuaìn e Hamsik. Roma-Napoli una sfida che vale un secondo posto, un accesso diretto alla Champions League e , soprattutto, circa 38 milioni pronti ad essere reinvestiti sul mercato.
Qui Napoli: Il leone Higuaìn esce dalla gabbia nella quale era stato rinchiuso lo scorso 3 Aprile dall’arbitro Irrati. L’argentino torna più agguerrito che mai. Di collera ne ha tanta: lo stop di tre giornate inflittogli gli ha fatto perdere la vetta della classifica valevole la Scarpa D’ Oro, dominata ora, dopo il poker calato sabato sera allo Sporting Gijon, da Luis Suarez. Servirà, dunque, segnare molto nella fase finale di questo campionato per raggiungere ed eventualmente superare l’uruguaiano, distante quattro reti. Pipita concentrato come concentrato sulla sfida dell’Olimpico è ovviamente il Napoli, che anche in questa occasione ha preferito continuare col proprio rumoroso silenzio stampa. La squadra di Sarri giunge molto agguerrita a questo match: una sconfitta , oltre a ridurre il vantaggio da 5 a 2 punti sui giallorossi, consentirebbe alla Juventus la matematica vittoria del quinto scudetto di fila(che arriverebbe anche con un eventuale pareggio della squadra partenopea). Una soddisfazione che il Napoli non vuole e non può regalare alla sua più grande rivale. Serve dunque una vittoria per ipotecare di fatto un secondo posto e un accesso diretto alla Champions League, la cui certezza matematica disterebbe,perciò, solo un punto. I partenopei vogliono , inoltre, riscattare le ultime brucianti trasferte di Udine e Milano e ribaltare l’antipatico andazzo del girone di ritorno che non l’ha visto mai uscire vincitore nei confronti diretti con le big di questo campionato, Lazio esclusa. Per un Higuaìn che torna, c’è un Gabbiadini che si accomoda in panchina nonostante la sua strepitosa media gol (una rete ogni 98 minuti!). Dovrebbe riapparire dal primo minuto Insigne, favorito nel ballottaggio con Dries Mertens, pronto a sfidare El Shaarawy per una maglia da titolare ad Euro 2016.
Qui Roma: Il ritorno dell’Imperatore, il ritorno di Francesco Totti che porta entusiasmo e qualche dubbio di formazione in casa Roma. La doppietta col Torino ha dell’impensabile: ha fatto tacere chi lo criticava, ha fatto gioire chi lo sosteneva, ha sciolto il cuore di ogni amante dello sport, anche di quei tanti tifosi del Napoli che mercoledì speravano nella vittoria granata, ma che si sono inchinati dinanzi alle prodezze di questo grande atleta. “Oh Capitano ,mio capitano” è la dichiarazione di amore e fedeltà che i tifosi romanisti fanno oggi a Totti, speranzosi che la Roma sfrutti bene ”l’ attimo fuggente” che rappresenta la partita col Napoli. Nonostante le ultime strepitose prestazioni del Capitano nelle idee di Spalletti il favorito al centro dell’attacco sembra essere il “falso nueve” El Shaarawy .
Lo stesso allenatore della Roma nella conferenza di presentazione della partita ha preferito non riferire la formazione, esprimendo, invece, parole di stima nei confronti del Napoli e di Sarri “Diventa difficile poter valutare. Si è visto che hanno anche altri calciatori forti rispetto a questo 11 iniziale. Secondo me bisogna andar dietro l’evidenza: se hanno fatto questo campionato, questi numeri, sviluppando questo gioco… ha ragione Sarri e hanno ragione loro. Sono la squadra da portare in evidenza come calcio giocato di questa stagione, come numeri, come atteggiamento e continuità. Sono stati i più forti dopo la Juventus ed è giusto che siano nella posizione in cui si trovano[…]. Loro sono forti, giocano a viso aperto riuscendo a rimanere equilibrati e ricompattare l’aiuto alla fase difensiva, ricompattando la linea difensiva. Bisognerà essere bravi, compatti e continui come sono loro.” Su Higuaìn ha poi aggiunto : ” Higuain è stato straordinario ma io sono contento dell’apporto di Dzeko alla squadra”. Conferenza che ha ,come previsto, gravitato maggiormente sull’argomento Totti sul quale Spalletti ha espresso il suo rispetto , la sua stima e il suo accordo per un’altra stagione in giallorosso “Sono costretto a subire una rivalità che non esiste, per aver usato e messo in pratica dei principi che sono obbligatori per quanto riguarda me e il mio ruolo. E’ un discorso che dobbiamo affrontare a fine campionato, che riguarda tutti. Sono felice se Francesco il prossimo anno farà la cosa che ama fare, sarò al suo fianco nella ricerca del ruolo che deve avere il prossimo anno. Mi sembra di essere monotono, ripetitivo: è una questione che dipende dal presidente con Francesco.[…]Ho apprezzato moltissimo il suo messaggio, da capitano di una squadra. Ieri ha svolto allenamento da solo perché, come in altre situazioni, posso avere un contatto diverso con i calciatori concedendo in alcuni momenti, che riguardano solo la famiglia, di spostare un allenamento. E’ venuto prima, ha dato disponibilità per fare l’allenamento e ha fatto tutto con attenzione e disponibilità. Sono messaggi importanti: per noi è una risorsa a prescindere dal ruolo. […] ho bisogno di tutti dentro la squadra. Totti in più di una partita ci ha dato una mano importante, e lui fa parte della squadra. C’è una gestione, devo far crescere autostima nei calciatori, far sentire importanti tutti”.
Fonte immagine in evidenza: www.sscnapoli.it
Giovanni Ruoppo