La eRoadArlanda in Svezia è il primo sperimentale tratto autostradale che ricarica le auto elettriche in movimento con un sistema che ricorda quello delle slot cars ad un prezzo decisamente conveniente.

Uno dei maggiori ostacoli alla diffusione delle auto elettriche nel nostro paese è la mancanza di postazioni da ricarica adeguate. La Svezia ha ben pensato di far fronte al problema facendo sì che fosse la strada a ricaricare le auto ancora in movimento.  L’idea è in fase di avanzata sperimentazione: sono stati inaugurati i primi km della prima strada elettrificata al mondo che potrebbe essere la risposta adatta a favorire lo sviluppo dell’elettrico.

Il suo funzionamento ricorda quello delle slot cars telecomandate sulle piste giocattolo oppure quello di una rete tranviaria: i due binari presenti sulla strada trasmettono elettricità alle batterie delle auto attraverso un braccio retrattile. In questo modo i veicoli verranno alimentati e allo stesso tempo ricaricati: questa iniziativa è legata al piano nazionale che prevede per la Svezia la rinuncia totale del carbon fossile ed è stato finanziato dall’Agenzia svedese per i trasporti. I veicoli sui quali verrà testata la nuova tecnologia saranno quelli del servizio postale PostNord.

Una strada elettrificata permetterebbe di concentrare lo sviluppo delle auto elettriche con batterie di dimensioni e portata ridotte potendo ridurre i costi di sviluppo e i costi di produzione: auto più economiche e con nulli problemi di ricarica. Il progetto eRoadArlanda stima una costruzione di circa 5000 km di autostrade elettrificate: questo permetterebbe di coprire tutto il paese, con distanze tra i tratti di circa 45 km, e quindi la possibilità di viaggiare in autonomia senza preoccupazioni al costo di circa 1000 euro per km di strada (50 volte meno di quanto necessario per la rete tranviaria).

L’eRoad è completamente automatizzata e addebita il costo di rifornimento direttamente al proprietario dell’autoveicolo. Un sistema incredibilmente pratico e vantaggioso di cui la Svezia non detiene l’esclusiva: la strada che ricarica le auto era stata inaugurata lo scorso dicembre in Cina nei pressi di Jinan. La tecnologia in quel caso era completamente diversa e sfruttava dei pannelli fotovoltaici al posto dell’asfalto: l’energia prodotta non viene utilizzata per ricaricare le auto, ma costantemente alimenta i lampioni lungo il tratto e le famiglie che abitano nei pressi dell’autostrada. Con circa 1km è possibile rifornire circa 800 abitazioni con dei costi contenuti.

Da segnalare un importante progetto del Politecnico di Torino che rappresenta la risposta italiana al progetto eRoad targato Svezia. La strada dell’elettrico sembra oramai spianata, cosa ci riserverà il futuro?

Francesco Spiedo

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