Salve signor Alfonso Gentile, ci parli della sua carriera politica.
Prediligo la parola impegno al termine carriera. La politica é per me un’azione quotidiana che inizia sul posto di lavoro e continua nella vita privata, vivendo appieno gli ideali e i valori in cui si crede. In questo senso ho speso negli anni le mie energie sia nella rappresentanza universitaria, sono stato, da indipendente, vicepresidente del consiglio degli studenti della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Federico II, nei partiti, contribuendo alla fondazione del circolo di Rifondazione Comunista ad Agerola e poi rappresentando la coalizione anticapitalista alle ultime elezioni provinciali, sia nel mondo dell’associazionismo che nel volontariato organizzato.
Mi occupo di inclusione, formazione e bisogni educativi: temi che mi hanno sempre accompagnato negli anni dalla laurea al dottorato di ricerca e che ritornano oggi nelle cose che faccio e provo a costruire fuori e dentro le istituzioni cittadine.
Nell’ultimo anno sono stato consigliere della Seconda Municipalità (Avvocata. Montecalvario, San Giuseppe, Porto, Mercato, Pendino) con la lista civica Napoli è Tua. In questi mesi ho lavorato sulle questioni che mi sono proprie per sensibilità e competenze anche all’interno del consiglio e delle commissioni cultura e politiche sociali.
Ho posto l’accento sul tema dell’accessibilità segnalando le criticità presenti sul nostro territorio a quanti sono al lavoro per il progetto Unesco che a breve porterà alla riqualificazione e rigenerazione del strade che lo attraversano.
Ho promosso il progetto Trame Off Napoli, in collaborazione con la Fondazione Trame festival di Lamezia Terme, l’Associazione Fantasmatica, l’IC Borsellino e il Liceo Vico attraverso il quale i ragazzi degli istituti coinvolti hanno avuto occasione di confrontarsi anche fra loro sul tema della lotta alle mafie.
SONO CANDIDATO alla Seconda Municipalità con la lista DemA, Democrazia e Autonomia, per continuare a dare il mio contributo al percorso iniziato cinque anni fa da Luigi de Magistris.
Qual è il programma politico con il quale si è candidato? E cosa prevede per la sua municipalità scelta?
AL CENTRO DEL MIO PROGRAMMA I temi dell’inclusione e della formazione CHE ritengo imprescindibili per la crescita del nostro territorio. Se vogliamo che il nostro centro storico, con tutte le sue sfaccettature da Montesanto al Mercato, dal Centro Antico agli Orefici e a Materdei, sia veramente un luogo in cui tutte e tutti possano sentirsi cittadini attivi e partecipi dobbiamo innescare positivi percorsi di inclusione, stimolare gli incontri che abbattano i confini interni della città ed una economia virtuosa che investa gli stili di vita valorizzando i tanti saperi e sapori del nostro tessuto produttivo.
Occorre, quindi, sostenere la creazione di percorsi turistici di qualità che aprano alla fruizione delle mille bellezze che si trovano nel percorso del Centro Antico ma anche, e soprattutto, di quelle che sono in aree apparentemente più lontane: meraviglie architettoniche come Sant’Eligio, San Giovanni Maggiore, gli orefici, l’Incoronata, i banchi nuovi troppo spesso escluse dai tour degli operatori specializzati. E ancora i saperi della città insiti nelle botteghe artigiane sparse fra i vari quartieri (Rua Catalana, San Biagio dei Librai, piazza Mercato) o negli agglomerati storici come la Pignasecca e i Quartieri Spagnoli. Sono tutti luoghi oggi sotto valorizzati con un potenziale enorme dal punto di vista economico e sociale. Luoghi in cui si conserva e difende un pezzo considerevole della nostra identità.
E poi le scuole e gli spazi per la socialità per fare cultura in modo non formale, per crescere insieme nel dialogo e nel confronto: aree verdi da recuperare (è già in via di completamento il recupero del parco dei Santi Severino e Sossio ed altri interventi potranno seguire).
Scuole da aprire al territorio come occasione di sviluppo culturale e sociale piuttosto che come luoghi di ulteriore segregazione dei nostri ragazzi.
L’apertura di nuove biblioteche è un punto irrinunciabile perchè, sembrerà assurdo, la municipalità non ne ha una, nonostante la presenza sul proprio territorio di tante realtà culturali e dell’università.
Infine un impegno particolare sarà quello per sostenere e accrescere le occasioni di partecipazione diretta dei cittadini. Nella nostra Municipalità è già attiva un’assemblea cittadina sta alle istituzioni di prossimità seguirne con rispetto il percorso valorizzandole gli apporti in termini di idee e di deliberazioni fino ad accoglierle come un ulteriore strumento di governo della città.
La mia candidatura è convintamente a supporto della rielezione di Luigi de Magistris a sindaco di Napoli e di Francesco Chirico alla presidenza della seconda Municipalità. Credo, infatti, fortemente nel ruolo delle Municipalità e sono convinto che per una reale applicazione del programma di governo sia necessaria la concordanza di intenti fra amministrazione comunale e municipale.
Ho letto che ha tenuto diversi seminari sui giovani e la loro integrazione, cosa ne pensa al riguardo e come si potrebbe potenziare il loro ruolo all’interno della società?
Nelle mie attività professionali ho spesso di fronte ragazzi di età diverse, oppure i loro docenti e l’obiettivo è sempre lo stesso: creare le occasioni perché le generazioni nuove si sentano pienamente protagoniste della realtà che vivono e del futuro che rappresentano e prefigurano. La sfida ineludibile per chi si candida a governare è quello di costruire le condizioni sociali perché i giovani possano partecipare sempre più alla vita culturale, sociale e politica del nostro territorio stimolandone la curiosità e il senso di appartenenza. Vuol dire recuperare e diffondere, come accennavo anche prima, quel coacervo unico di luoghi, persone, tradizioni e saperi che è parte integrante di quel patrimonio che l’UNESCO ha voluto certificare.
Dare ai giovani l’occasione di coltivare l’identità non come arma contro gli altri, i differenti, ma piuttosto come strumento di consapevolezza per saper cogliere le differenze e lasciarsene contaminare, crescendo, accogliendo, aprendo se stessi e la città all’incontro. Fare comunità nel senso pieno della messa in comune degli obiettivi e degli strumenti per raggiungerli tutti insieme.
Da queste sfide passa la RI-costruzione e ri-generazione del presente della nostra città PER POTER ATTUARE LE STRATEGIE DEL FUTURO.
Eugenio Fiorentino