In “Fahrenheit 451”, Bradbury immaginava uno Stato che opprime la sua gente vietandole di custodire libri e manipolandola con la tecnologia. Il risultato di tutto ciò era una società di persone amorfe, prive di qualsiasi slancio di vita. Perché lo Stato distopico dello scrittore moderno vietava i libri? Cosa hanno di così speciale? Accendere le menti abituandole a ragionare, a immaginare, spesso a sognare. Ecco il significato del verbo “leggere”.
Lo sanno bene i membri di Librincircolo, associazione culturale napoletana, organizzatori del BookMob. A Napoli, il 9 settembre, in Piazza Dante, alle ore 18.30, tornerà il flashmob per la condivisione gratuita di libri.
Questo evento rende perfettamente il significato del nome dell’organizzazione. Librincircolo mira a condividere la cultura, liberandola da vincoli di appartenenza sociale, grazie alla location della piazza. Questi, oggi sono ancora molto forti e caratterizzano uno dei principali problemi del nostro Paese. Con un accesso collettivo alla cultura si potrebbe garantire un maggiore progresso intellettuale e civile. Il BookMob, dopo gli enormi successi degli scorsi anni, insiste su questo concetto e rientra in scena.
I partecipanti dovranno incartare un libro e recarsi sul posto per formare un enorme cerchio per l’ evento flash. Questo, infatti, durerà soli 2 minuti nei quali i “regali” passeranno da lettore a lettore in senso orario. I componenti del cerchio scandiranno 20 secondi, alla fine dei quali ciascuno avrà tra le mani un libro nuovo. Al centro verranno posizionati i libri bonus da coloro che desiderano condividerne più di uno. Questi toccheranno al primo partecipante che li avrà raggiunti durante il conto alla rovescia che si terrà alla fine dell’ evento.
Librincircolo ricorda in maniera originale, attraverso la confezione “a tema”, che non bisogna giudicare dalla copertina. In questa edizione i partecipanti impacchetteranno i libri secondo il tema “La scuola”, del quale verrà data libera interpretazione. Accanto alla diffusione della cultura verrà quindi stimolata anche la creatività, in una manifestazione “viva” e ricca di spunti. Nel romanzo di Bradbury, i libri venivano bruciati, palese segno di chiusura spesso tristemente ripetuto nella realtà. BookMob fa esattamente il contrario, li diffonde, diffonde la cultura, diffonde la libertà.
Corrado Imbriani