Shakhtar Donetsk, Manchester City, Feyenoord. Ecco le prossime avversarie del Napoli nella nuova Champions League 2017-2018. C’è chi parla di girone facile, soprattutto se comparato ad altri come quello H (Real Madrid, Borussia Dortumund, Tottenham, Apoel Nicosia) o quello C (Chelsea, Atletico Madrid, Roma, Qarabag). C’è chi, invece, lo definisce come uno dei peggiori, perché molto equilibrato. Chi avrà ragione? Probabilmente la verità bisogna cercarla nel mezzo. Questo sorteggio dà sì avversarie fastidiose, ma di certo alla portata di un Napoli più consapevole dei propri mezzi e voglioso, soprattutto, di arrivare e superare gli ottavi di finale, impresa che non riuscì nemmeno a quello della MaGiCa 1988-89. Vietato assolutamente sottovalutare le avversarie. Il Manchester City non sarà l’unica grana nel girone, visto che le altre due sono rispettivamente campionesse in carica nei propri campionati. Analizziamo nel dettaglio le caratteristiche delle avversarie europee degli azzurri per la qualificazione agli ottavi di finale della Champions League 2017-2018.
Shakhtar Donetsk: è la testa di serie, in teoria la favorita tra le tante. Anche senza Lucescu, la squadra, allenata da Paulo Fonseca, è riuscita ad imporsi nel campionato ucraino, aggiudicandosi il titolo della stagione 2016-2017, addirittura, con ben 4 giornate d’anticipo. Rispettatissima da Sarri che l’anno scorso, alla vigilia delle due sfide con la Dinamo Kiev, definendo le squadre ucraine come tra le più ostiche da incontrare, aveva portato proprio l’esempio dello Shakhtar Donetsk. Come dargli torto del resto? Lo Shakhtar negli ultimi anni è stata una fabbrica esportatrice di talenti. Willian, Douglas Costa, Fernandinho (attualmente al City e prossimo avversario proprio dello Shakhtar) sono solo alcune delle stelle del calcio mondiale, che il club di Donetsk è stato in grado di lanciare. Attualmente la punta di diamante è Bernard. Un trequartista pericolosissimo perché proprio come i vari Gervinho, Cuadrado, Saint Maximin, costanti spine nel fianco per la difesa azzurra, dotato di grande tecnica e velocità. C’è poi il trentatreenne croato Srna, terzino destro, più volte accostato in passato a Juve e Milan, che nonostante l’età resta e per qualità e per carisma tra i migliori nel suo ruolo. Caratteristiche dello Shakhtar sono, infine, l’aggressività e il pressing, che potrebbero creare qualche difficoltà a rivali come City e Napoli, che fanno del possesso palla le loro armi vincenti.
Manchester City: L’avversario più blasonato e, di certo, qualitativamente quello più forte. Il Manchester City, tuttavia, ha sempre fatto fatica con le italiane e contro quel Napoli che non è mai riuscito a battere, che nella stagione 2011-2012 fu in grado di negargli un passaggio agli ottavi, che sembrava sulla carta scontato. Erano due squadre diverse. Due allenatori diversi (Mancini e Mazzarri). Oggi Napoli e City sono, invece, più simili che mai e non solo per il colore della loro divisa. Mettendo da parte i fatturati e parlando di calcio, questa sfida rappresenta uno dei più avvincenti e spettacolari match che questa nuova Champions League possa offrire. Entrambe fanno del possesso palla il loro marchio di fabbrica. Entrambe sanno difendersi soltanto attaccando. Paradossalmente questa potrebbe essere l’avversaria più abbordabile per gli azzurri. Sarri ha studiato in maniera quasi ossessiva, per sua stessa ammissione, il tiki taka di Guardiola, specie quello dell’era blaugrana. Il possesso palla, l’inserimento delle mezze ali, la difesa altissima sono solo alcune delle caratteristiche che legano sarrismo e guardiolismo. A differenza degli azzurri i Citinzes appaiono come una squadra meno rodata, più lenta ad assimilare quegli automatismi con i quali il Barcellona ha incantato l’Europa. Aguero è il bomber, pronto a raccogliere la sfida a distanza con Mertens. Quel Mertens molto amico di De Bruyne, stella tra le stelle, tra i centrocampisti più forti d’Europa, in grado con i suoi piedi o di realizzare gol magnifici o di fornire infiniti assist ai propri attaccanti. La maggiore forza fisica della squadra inglese rappresenta il vero pericolo per gli azzurri, sempre in sofferenza su situazioni di questo tipo, vedi Real Madrid.
Feyenoord: La più forte tra quelle di quarta fascia. Il Feyernood è campione d’Olanda, in grado di arrivare anche davanti a squadre come l’Ajax, finalista in Europa League nella passata stagione, dotato di quella fisicità che, come detto, qualche problema lo può creare. Orfano di Kaardsrop, terzino di grande prospettiva trasferitosi alla Roma, ha nell’attaccante Jørgensen la sua stella. Jørgensen è un’ottima prima punta, dotato di centimetri e forza fisica, ma anche di una discreta tecnica e un buon passo. Adora, inoltre, fare da sponda alle proprie ali Toornstra e Berguis, pronte a chiudere le triangolazioni con assist in direzione della punta o delle mezze ali. Tra queste spunta Tonny Vilhena, dotato di discreta velocità e di un gran piede sinistro. Pericoloso in questa sfida potrebbe risultare, infine, anche il fattore ambientale. Lo stadio degli olandesi è tra i più caldi d’Europa. Chiedere alla Roma, che lì con fatica riuscì a strappare un 2-1 nel 2015, o a Graziano Pellè che lì ha trascorso ben due anni (dal 2012 al 2014), totalizzando circa 55 reti.
Insomma per il Napoli si prospettano degli incontri di certo non facili, in cui sarà fondamentale non solo la condizione fisica, ma soprattutto quella mentale per poter diventare grande e per poter onorare al meglio la competizione più prestigiosa d’Europa.
Fonte immagini in evidenza: The Telegraph, www.croatiansports.com, YouTube, ANSA.it
Giovanni Ruoppo