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È priorità per l’industria alimentare considerare un buon sistema packaging nella propria filiera produttiva ed è questo l’intento di molte aziende: prendere dalla Tecnologia dell’innovazione moderna le migliori tecnologie in questo campo per sviluppare un processo più intelligenti e con meno sprechi.

Agroalimenti e Dintorni, il portale di divulgazione sulla Tecnologia, qualità e sicurezza degli alimenti in uno studio sull’Innovazione industriale si è imbattuto in una fiera Tedesca che come nel 2014 anche nel 2017 sottolineerà l’importanza dello sviluppo della Tecnologia in campo industriale per ridurre i problemi che esistono nelle produzioni.
Garantire massima efficienza, bassi costi, alta qualità è la Mission di tutte le aziende coinvolte nella ricerca e sviluppo delle innovazioni.
E’ questa la linea che l’Interpack 2017, la fiera leader mondiale dedicata all’industria del packaging e a tutte le tecnologie di processo affini che darà il benvenuto a Düsseldorf, dall’4 al 10 maggio 2017 ai suoi visitatori.
Le Nazioni Unite (ONU) stimano che ogni anno la denutrizione sia la causa di decesso per 2,6 milioni di bimbi sotto i cinque anni. La fame resta così uno dei principali problemi dell’umanità. Al contempo ogni giorni sono tante le associazioni che lavorano e combattono per una più equa distribuzione dei viveri, ma, ogni anno finiscono nei rifiuti circa 1,3 miliardi di tonnellate di generi alimentari, come risulta dall’attuale indagine “Food Wastage Footprint: Impacts on Natural Resources” pubblicata dall’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle Nazioni Unite (FAO). Se si riuscisse a ridurre le perdite con una gestione più responsabile dei beni alimentari, sarebbe possibile arginare le carestie.

6634586-10008230L’industria ha acquisito questo dato e ha messo a punto uno studio che ha portato all’ottenimento di soluzioni; una di queste include il Packaging. I punti sviluppati sono:

• Sviluppo di Packaging creative
• Estirpare la mentalità occidentale dell’usa e getta
• Riduzione degli sprechi

Il packaging creative consente di comunicare attivamente con il prodotto rinchiuso nella confezione Ne è un esempio l’impiego degli indicatori termo-temporali, che informano in qualsiasi momento sulla freschezza del prodotto. La loro utilità risiede ad esempio nel fatto che in questo modo si possono identificare eventuali interruzioni della catena del freddo.
Le bottiglie in PET sono trattate con assorbitori di Ossigeno come il Ferro, in modo che le bevande sensibili all’ossigeno come la birra o i succhi di frutta si conservino più a lungo.
Oppure le pellicole le quali sono arricchite con conservanti come l’acido sorbico per combattere la formazione di germi sugli alimenti.
Tuttavia controversie esistono, infatti i critici ammoniscono che nelle confezioni interattive gli additivi chimici compromettono la naturalezza dei prodotti. A tal proposito dei ricercatori dell’Istituto Fraunhofer per la tecnologia di processo e di confezionamento (Fraunhofer-Institut für Verfahrenstechnik und Verpackung, IVV) di Freising in Germania, sono alla ricerca di un rimedio e stanno sviluppando materiali antimicrobici sulla base di estratti vegetali, come ad esempio il rosmarino.

Packaging machine food industry

Da un’indagine svolta dalla società di consulenza Berndt + Partner, in Europa finiscono nella spazzatura dal 20 al 25 percento dei beni alimentari benché ancora idonei al consumo. In questi numeri sono incluse anche le confezioni chiuse gettate perché scadute anche da pochissimo tempo, i formati giganti e i formati famiglia. In questo caso la soluzione sarebbe quella di produrre confezioni più piccole, adatte alle esigenze dei clienti. Ad esempio, le confezioni monoporzione per single potrebbero contribuire a contenere lo spreco di beni alimentari.

Nel futuro c’è quindi l’incremento dell’efficienza e dell’igiene degli impianti ed evitare gli scarti già in fase di produzione. Le macchine di nuova generazione, grazie alle innovative tecnologie, e all’innovazione per quanto riguarda materiali e sistemi di gestione, saranno più semplici da usare, agevolmente accessibili e ispezionabili, nonché ancora più facili da pulire.
Questi aspetti tendono ad abbattere le barriere della produzione, le quali anche se piccole possono essere insidiose e pericolose per la qualità finale, nello stesso tempo un componente come le pellicole germicide e gli indicatori già citati prima, consento di mantenere la freschezza e di allungare la conservabilità /sicurezza dell’alimento, questo incipit avrebbe il compito di promuovere l’abbattimento della mentalità consumistica e giocare un ruolo importante sulla riduzione degli sprechi. Il packaging del futuro è un mix tra qualità, costi e produzione.
Il tema centrale all’interpack 2017 sarà quello della sensibilizzazione. Da un attuale studio del Royal Melbourne Institute of Technology in Australia, l’uso di confezioni idonee può ridurre sensibilmente le perdite di beni alimentari. I progettisti stanno dunque lavorando a pieno ritmo allo sviluppo di macchine imballatrici di nuova concezione, tecnologie di processo correlate e confezioni “intelligenti”. L’obiettivo è riuscire a promuovere il dialogo fra l’economia, la ricerca, la politica e la società civile circa il tema delle perdite di beni alimentari. La riduzione degli sprechi sarà anche l’argomento centrale all’ “Innovationparc Packaging” dell’edizione interpack 2017 a Düsseldorf. Gli espositori di questa mostra speciale utilizzeranno questa piattaforma per presentare dall’7 al 14 maggio 2017 idee su come proteggere meglio le derrate alimentari. Inoltre, in occasione della conferenza SAVE FOOD organizzata presso il Congress Centrum Sud, il 7 e 8 maggio esperti provenienti dalla politica, industria e società avranno modo di discutere sul tema della perdita e spreco di beni alimentari.

Nell’immagine seguente viene proposta una moderna macchina confezionatrice di prodotti al cioccolato.

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Fonti: Agroalimenti e Dintorni

Marcello Cepollaro

Quotidiano indipendente online di ispirazione ambientalista, femminista, non-violenta, antirazzista e antifascista.

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