“Andate tutti per strada, ci riappropriamo del quartiere e degli spazi pubblici.” Così si è dato avvio al 35° corteo di carnevale organizzato dal Gridas a Scampia.

Promotore del carnevale sociale è stato Felice Pignataro, fondatore del Gridas, nel lontano 1983. Di anno in anno la manifestazione ha visto sempre di più la partecipazione dei cittadini del quartiere e delle diverse realtà sociali. Ogni anno si sceglie un tema diverso e in seguito tutti i soggetti che ne prendono parte danno sfogo alla propria creatività creando carri e maschere.

Il 2017 è l’anno che tocca la cultura, quella che deve sì equilibrata ma anche e soprattutto equa, da come si può notare dal titolo dell’evento: “Equi-libri tra equilibristi e equilibrismi.” Scampia, grazie all’idea del Gridas, è diventata da esempio. Il carnevale sociale negli ultimi anni si è diffuso a macchia d’olio. Tanti, infatti, sono i quartieri che sono stati contagiati dai colori, le musiche e le tematiche affrontate ma anche dal modo con cui i carri vengono realizzati. Tutto ciò che viene fatto sfilare è stato realizzato esclusivamente con materiali da riciclo e quindi con un costo pari a 0.

Il carnevale del Gridas è un successo assicurato e questo lo dimostrano le tantissime associazioni che hanno preso parte alla grande festa. Dal comitato Vele alla neo associazione Cantiere 167 che insieme hanno dato vita al muro anti – Trump, all’Officina delle Culture Gelsomina Verde che hanno realizzato il proprio carro inerente alla spiacevole vicenda in cui sono stati resi protagonisti ovvero il ritrovamento di alcuni bossoli dinanzi alla porta della sede.

“Noi stiamo cercando di dimostrare che Scampia è un misto di negativo e positivo – spiega Mirella la Magna, co-fondatrice del Gridas e moglie di Felice – e non le puoi dividere. Le cose negative sono il potere quando è abusivo, quando usa la gente. Il carro che abbiamo realizzato rappresenta gli equilibri, mischia il bene e il male che non si possono scindere, non sempre altrimenti si costruisce un muro. Noi che siamo contro i muri, non lo costruiamo perché il muro non ti fa dialogare. Allora noi diciamo Scampia è questa. Tutto questo mischiato insieme. Cerchiamo di fare il possibile per contagiare dal basso senza avere naturalmente nessuno scopo di lucro perché è quello che avvelena un po’ tutto e lottiamo insieme perché i diritti, la dignità di questo posto vengono riconosciuti anche dall’alto.”

Tanti carri e tante maschere hanno sfilato oggi per le strade del quartiere ma anche tanta musica. Il corteo è stato inaugurato dai bambini dell’orchestra “Musica Libera Tutti”. A fare da sottofondo musicale per tutta la durata del corteo ci hanno pensato invece le murgas arrivate da diverse zone. Come ogni anno è stata presente la Banda Baleno di Napoli, si sono aggiunte poi la Murga di Battipaglia, Materdei, Caserta, Roma, Sassuolo, Milano e Genova.

La Murga è un insieme di musica, ballo e teatro che resiste agli schemi imposti dalla società e cerca di portarlo per le strade appunto suonando e ballando. “A Scampia rappresentiamo la resistenza – spiega Simone della Murga di Battipaglia – Le famiglie che vivono qui resistono e noi resistiamo insieme a loro e cerchiamo la forza attraverso la musica e il ballo. Per far capire che non sono realtà sole e che bisogna essere forti per affrontare le varie battaglie della società.”

Maria Baldares 

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