Il Ddl scuola partirà lunedì 30 Marzo. Secondo quanto raccolto in esclusiva da Libero Pensiero News, il disegno di legge inizierà il suo cammino già la prossima settimana con le audizioni dei sindacati e delle associazioni interessate.
Successivamente, nei giorni 8, 9 e 10 aprile ci sarà poi la discussione generale in Commissione con relativa presentazione degli emendamenti.
Sulla tempistica, se tutto andrà per il verso giusto il provvedimento approvato dalla Camera potrebbe arrivare al Senato nei primissimi giorni di Maggio.
Ma è probabile che il Senato vorrà dire la sua e quindi c’è da aspettarsi anche qualche ulteriore modifica.
Oggi si dovrebbe decidere anche a chi affidare l’incarico di relatore di maggioranza in Commissione Cultura, ma è molto probabile che sarà designata Maria Coscia, già capogruppo PD in Commissione.
Intanto, dopo anni, per la prima volta sindacati uniti contro la Buona Scuola. ”I prof precari non verranno assunti” – sentenziano i sindacati Cgil, Cisl, Uil, Gilda, Snals Confsal, riuniti ieri in presidio davanti Montecitorio .
Secondo Domenico Pantaleo, segretario nazionale Flc-Cgil, il 18 Aprile ci sarà una nuova mobilitazione contro il decreto.
“I sindacati sono uniti, hanno spiegato annunciando “mobilitazioni nei territori” e una grande manifestazione che si terrà nella Capitale il prossimo 18 aprile. “E’ stata dimostrata una disponibilità a discutere – ha detto il segretario della Flc Cgil, Domenico Pantaleo – ma servono tempi più distesi per l’approvazione del provvedimento. Fare in fretta e furia a noi non ci convince. La consultazione pubblica è stata una bufala e il ddl non corrisponde a quello che era il Piano de ‘La Buona Scuola’, per esempio per quanto riguarda i poteri dei dirigenti scolastici”.
Tra le richieste delle 5 sigle sindacali ci sono innanzitutto il rinnovo del contratto nazionale degli insegnanti, bloccato da 7 anni, e la stabilizzazione di tutti i precari, compresi quelli con 36 mesi di servizio che non sono nelle Gae. Inoltre, hanno spiegato, “riteniamo inaccettabile affidare al dirigente scolastico la chiamata diretta dei docenti e l’attribuzione del salario accessorio legato alla premialità”.
Pasquale De Laurentis