Stasera, alle 18.30, nel locale “La confraternita dell’uva” avrà luogo la “John Fante Wine Night”.
Questo il nome della serata dedicata all’autore di “Chiedi alla polvere” dal caffè-libreria-wine bar “La confraternita dell’uva.” Un luogo dalla difficile definizione quello che si trova in via Cartoleria 20/b a Bologna, un luogo che sembrerebbe essere destinato a una serata del genere – il nome “La confraternita dell’uva”, infatti, viene da un romanzo di John Fante.
La “John Fante Wine Night” vedrà la presentazione di“Non chiamarmi bastardo, io sono John Fante”, libro che l’autore Eduardo Margaretto, nato a Valencia ma di chiari origini italiane, viene a promuovere proprio nella libreria di Bologna.
A seguire sarà proiettato “John Fante. Profilo di scrittore”, un documentario di Giovanna di Lello che vede la partecipazione, tra gli altri, dei musicisti Vinicio Capossela e Piero Pelù, di Sandro Veronesi, dello studioso Guido Fink, del traduttore Francesco Durante e di parenti dello scrittore. A questo indirizzo è visibile una parte del documentario.
La regista, come Eduardo Margaretto, è di origini italiane. Nata in Canada, la di Lello si è trasferita in Italia e ha studiato lingue a Pescara, laureandosi con una tesi su Jean-Luc Godard. “John Fante. Profilo di scrittore” è stato il suo primo documentario.
Raccontando dell’esperienza in questa intervista della RAI, Giovanna di Lello ha detto:
«Come per tutti i fantiani, John Fante era diventato per me una specie di compagno di strada e sapevo che pur di realizzare un documentario su di lui avrei affrontato le angherie di una prima produzione.»
L’evento di stasera è quindi un’occasione per scoprire qualcosa di nuovo su uno scrittore che negli ultimi anni è diventato sempre più popolare e la cui prosa semplice ma incisiva aveva già conquistato Bukowski (che lo fece ristampare presso la Black Sparrow Press dell’amico John Martin e di fatto contribuì a rilanciarne il nome) e il nostro Tondelli.
Luca Ventura