Il buio nel quale è sprofondata la carriera di Chris Bosh non accenna a schiarirsi. E, in una settimana, le speranze di un suo ritorno in campo si sono affievolite al punto da sparire, quasi. Sicuramente sono svanite quelle di giocare con la maglia degli Heat. Il presidente Pat Riley ha dichiarato che crede fortemente che il giocatore abbia già disputato la sua ultima partita con Miami: “La carriera di Bosh con noi è probabilmente terminata e la squadra non sta più lavorando per un suo ritorno”. Dichiarazioni forti che non lasciano molto spazio ad ulteriori interpretazioni.
I Miami Heat avevano già dichiarato venerdì che Bosh non avrebbe partecipato al training camp prestagionale alle Bahamas, dopo l’esito negativo delle visite mediche. I motivi ancora oggi non sono certi, anche perché la franchigia ha rifiutato di spiegare pubblicamente le cause per cui Bosh non abbia passato i test. Si teme, naturalmente, che i problemi che affliggono il due volte campione NBA siano ancora quelli di coagulazione del sangue, che lo hanno già costretto a restare ai box per due volte nell’ultimo anno e mezzo.
I problemi di Bosh sono iniziati nel febbraio 2015, quando gli fu diagnosticato il primo dei due problemi di coagulazione, che lo costrinsero a fermarsi ed a ricoverarsi in ospedale per alcuni giorni. Sembrava che tutto fosse tornato a posto ed, invece, lo scorso febbraio, stesso problema e nuovo stop. Negli ultimi giorni si pensava che il calvario fosse terminato, ma le visite mediche hanno bloccato nuovamente tutto. “Abbiamo sempre messo in primo piano la sua salute, altrimenti lo avremmo fatto giocare contro Toronto nei playoff. Ma non l’abbiamo fatto”, ha aggiunto Riley.
Venerdì scorso, dopo il comunicato dei Miami Heat, Bosh aveva pubblicato un video online nel quale dichiarava che questi test fisici fossero soltanto a down moment. Fatto sta che, al momento, non è chiaro se il giocatore possa continuare a giocare a pallacanestro. Riley, interrogato sulla questione, ha dichiarato: “Sta a lui decidere. La gran parte dei medici con cui abbiamo parlato, ci ha detto che dovrà prendere anticoagulanti per il resto della sua vita”.
Dunque, non solo Bosh sarebbe al capolinea della sua avventura a Miami, con cui ha ancora un contratto di 3 anni a 76 milioni di dollari, ma potrebbe anche rischiare di doversi ritirare a soli 32 anni.
Michele Di Mauro