Dopo le elezioni presidenziali tenute il 25 maggio in concomitanza con quelle europee, oggi in Ucraina si voterà per eleggere i nuovi membri della Verchovna Rada, il parlamento di Kiev. Le ultime proiezioni danno per favoriti i partiti filo-occidentali che nel loro complesso potrebbero conquistare circa l’80% dei voti, primo tra questi è il blocco dell’attuale presidente Poroshenko “Solidarietà” che potrà contare sul 30%-40% dei votanti. Nessuna chance di vittoria hanno ovviamente i piccoli partiti come il “Partito di Internet ucraino” che ha candidato Darth Vader, scortato dalle sue fedeli guardie durante la campagna elettorale. I partiti che si sono presentati sono 29, ma solo pochi riusciranno a portare i propri candidati in parlamento.
Tra i principali, oltre a quello precedentemente menzionato, ci sono “Patria” dell’ex primo ministro Yulia Tymoshenko, il “Fronte Popolare” dell’attuale primo ministro Arseniy Yatseniuk e quelli più marcatamente nazionalisti e anti-russi, il “Partito radicale” e “Posizione civica” rispettivamente capeggiati da Lyashko e Grytsenko. Per quanto riguarda l’opposizione, troviamo “Ucraina forte” e il blocco di opposizione, entrambe gli unici “grandi” partiti rimasti vicini a Yanukovic, l’ex presidente filorusso. La Rada ha 450 seggi, ma almeno 26 posti non saranno assegnati dato che mancano all’appello le circoscrizioni delle regioni in mano ai separatisti filo-russi (in cui sono previste elezioni autonome il 2 novembre) e quelle della Crimea, annessa alla Russia all’inizio di quest’anno. Oltre agli ex deputati, tra i candidati vi sono molti volti nuovi, soprattutto protagonisti e vittime delle vicende che da poco meno di un anno stanno sconvolgendo l’ex repubblica sovietica.
Per il blocco di Poroshenko hanno deciso di “sporcarsi le mani” i due giornalisti di inchiesta più famosi del paese; tra i nomi principali del Fronte Popolare c’è invece Tatiana Chornovol, giornalista picchiata durante le manifestazioni di Euromaidan, mentre il partito della Tymoshenko ha presentato Nadia savchenko, rapita mentre combatteva nell’est dell’Ucraina e processata in Russia.
Nonostante questi nuovi volti, i partiti più grandi rimangono comunque marionette nelle mani dei principali oligarchi del paese: il Blocco di Opposizione è finanziato dall’uomo più ricco dell’Ucraina, Rinat Akhmetov, vecchio finanziatore del Partito delle Regioni di Yanukovic. Dmytro Fyrtash, invece, è dietro il partito nazionalista di Lyashko. Tutti, comunque, dovranno vedersela con il favorito “re del cioccolato” Poroshenko, che gestisce la principale società di semi di cacao del paese.
Intanto Putin continua a mostrarsi molto insoddisfatto delle misure intraprese dalle autorità ucraine per risolvere la guerra che, seppur meno ferocemente rispetto ai mesi scorsi, continua a imperversare in alcune regioni orientali del paese; “Non vediamo il desiderio nei nostri partner a Kiev, prima di tutto tra le autorità, di risolvere il problema delle relazioni con il sud-est ucraino usando un processo politico pacifico e i negoziati” ha detto il presidente e poi, con un evidente tono di minaccia, ha suggerito che “se vuole mantenere la propria integrità territoriale, l’Ucraina deve mettere fine al conflitto nel sud-est e dialogare“.
Bruno Formicola