Sono proprio alcuni antiossidanti, detti flavonoidi, ad avere benefici sulla memoria delle persone, in particolar modo su uomini e donne di una certa età. È quanto dimostrato su un gruppo di sessantenni coinvolti in uno studio diretto da Scott Small, neurologo al Columbia University Medical Center, e pubblicato sulla rivista Nature neuroscience.
Gli esperti hanno somministrato ad un gruppo di persone tra i 50 e i 69 anni una bevanda contenente 900 milligrammi di questi antiossidanti, ottenendo risultati straordinari. Si è visto che con una terapia di 3 mesi a base di flavonoidi i soggetti riscontravano evidenti miglioramenti nella memoria, portando addirittura alla scomparsa del fisiologico declino cognitivo che colpisce tutti con l’età. La loro memoria risulta comparabile a quella di un 30-40enne dopo tre mesi di integrazione nutrizionale.
Prima, durante e dopo il periodo dell’esperimento la memoria dei partecipanti è stata valutata attraverso alcuni test ed esami metabolici che si concentravano soprattutto nel giro dentato, zona del cervello fondamentale per la memoria. Secondo gli esperti, sarebbero proprio alcuni cambiamenti (dovuti al naturale fenomeno dell’invecchiamento) in questa regione cerebrale a far perdere la memoria, processo che però si può rallentare proprio grazie all’azione di questi antiossidanti.
Ma il neurologo avverte: inutile buttarsi sul consumo sfrenato di cioccolato per ottenere gli stessi effetti. I livelli di flavonoidi utilizzati nell’esperimento sono molto alti e bisognerebbe mangiare un esorbitante quantitativo di cioccolato per arrivare a beneficiare degli effetti sopracitati. Piuttosto la soluzione possiamo trovarla nell’estrazione di queste molecole, in modo che possano venire utilizzate per questi scopi.
E i benefici del cioccolato non sono finiti qui! È risaputo che gli antiossidanti sono un’ottima soluzione alla comparsa dei radicali liberi, piccole molecole generate durante i normali processi metabolici. L’eccessiva produzione di radicali liberi danneggia le cellule e i loro componenti, compreso il DNA cellulare (materiale genetico), e si ritiene abbia un ruolo chiave nel processo di invecchiamento e in molti e malattie degenerative legate all’età. I flavonoidi agiscono come antiossidanti spazzando via i radicali liberi nelle cellule, limitando così i danni che possono provocare.
Christian Nardelli