Subito una precisazione, la questione Stamina, al netto della mancanza di evidenze scientifiche, è il risultato di una serie di carenze culturali, politiche e organizzative che affliggono un po’ tutto il mondo della ricerca in Italia, a causa anche della mancanza di risorse e del pregiudizio in determinati ambiti, appunto, di ricerca.

La storia la conoscono un po’ tutti e può essere riassunta in poche righe: qualcuno propone una cura miracolosa per patologie gravissime ed invalidanti (come l’atrofia muscolare spinale o la leucodistrofia metacromatica), tanti, purtroppo spinti dalla disperazione e dal dolore, affidano la loro sorte al ciarlatano di turno, spesso con grandi esborsi economici. Il caso Stamina si sviluppa praticamente su questa falsariga.

Ma come si arriva a tanto clamore e discussione su un metodo che, come vedremo in seguito, non segue praticamente alcuna base scientifica? Semplicemente (neanche tanto poi) sfruttando il fatto che l’argomento staminali in Italia risulta tutt’ora praticamente sconosciuto nonché evitato e marginalizzato. Basti ricordare l’imponente campagna mediatica messa in atto nel 2005 per boicottare un referendum che proponeva di fare ordine e chiarezza proprio in questo campo.caso_stamina_4671

Una questione così emblematica, il caso Stamina, che è finito per produrre schiere di sostenitori in tutto il paese. E che non poteva certo non finire sotto i riflettori della comunità scientifica internazionale che in questi anni ha analizzato il suddetto “metodo” mettendo in luce gravi incongruenze e lacune riguardo i dati, pochi, forniti dalla società per giustificarne il riconoscimento ufficiale.

Va aggiunto che, oltre alla questione biologica in se, Stamina racchiude anche un ampio capitolo chiamato truffa, ai danni di pazienti e famiglie che in un momento sicuramente drammatico della propria esistenza si sono aggrappati a qualsiasi fonte di speranza, anche la più improbabile. Capitolo questo di cui non tratteremo, perché la scienza e la speranza dovrebbero, anzi devono, con ogni sforzo e sacrificio rappresentare ben altro.

L’inchiesta di Nature

Già nel 2013 l’autorevole rivista scientifica pubblicò i risultati di alcune ricerche svolte in merito alla questione e quella che saltò più all’occhio fu il fatto che molte delle immagini fornite a corredo della documentazione dai responsabili di Stamina, venivano da uno sconosciuto studio russo, presumibilmente mai pubblicato e privo di evidenze scientifiche.stem-cell-1 

Ma cosa proponeva il metodo fornito da Vannoni ed i suoi collaboratori? Sostanzialmente di trasformare cellule mesenchimali in neuroni, in seguito ad autoprelievo dal paziente stesso ed a un presunto bagno di due ore delle stesse in una soluzione di acido retinoico ed etanolo (anche qui in analogia col manoscritto\studio russo).

I problemi in Stamina sono molteplici e per nulla trascurabili. Per esempio il fatto che le cellule mesenchimali differenziano soltanto in tessuto osseo, adiposo e cartilagineo. Che in un bagno di due ore nella soluzione sopra indicata non accade proprio nulla, tantomeno l’induzione a differenziarsi in qualcos’altro. Che lo sviluppo del sistema neuronale è una delle cose più complesse del nostro organismo, che richiede mesi e rispetto al quale c’è ancora molto da scoprire.

Non a caso l’Ufficio Brevetti americano ha rifiutato il metodo Stamina (dopo che lo stesso era accaduto con l’analogo europeo), per documentazione ed evidenze insufficienti e per il fatto che nelle due ore di incubazione proposte non accadeva nulla.

Molti, anche con ragione, si chiederanno come mai molti pazienti riferivano di miglioramenti dopo la “cura”. Per molti motivi, non ultimo l’effetto placebo e la capacità della speranza di fornire nuove motivazioni ad un individuo che non ne ha più. Che piaccia o meno però la realtà è diversa, così come lo è la guarigione o una terapia supportata da evidenze scientifiche e percorsi standard di sperimentazione.

Tutte cose queste, non dimentichiamolo, che permettono di differenziare la frode dalla realtà, la speranza vera da quella falsa e Stamina dalla scienza.

http://daily.wired.it/news/scienza/2013/07/02/stamina-nature-critica-metodo-231567.html

http://www.nature.com/news/italian-stem-cell-trial-based-on-flawed-data-1.13329

Mauro Presciutti

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