Le storie vere, si sa, sono quelle che il pubblico apprezza di più. Non solo perché raccontano di personaggi veramente esistiti, ma il più delle volte perché tracciano anche i lineamenti di idoli di un tempo. Pietro Mennea ne è un esempio. La miniserie in due puntate in onda Domenica 29 e Lunedì 30 marzo su Rai Uno che lo racconterà si intitola Pietro Mennea-La Freccia del sud.
Protagonista Michele Riondino. Nel cast, Elena Radonicich che interpreta la moglie Manuela, la donna della sua vita, mentre Gian Marco Tognazzi veste i panni di Masi, il funzionario FIDAL spesso in conflitto con l’atleta. E, ancora, Jerry Mastrodomenico (Lojacono), Nicola Rignanese, il padre, sarto, che non smise mai di credere nella genialità agonistica del figlio ed infine la partecipazione di Lunetta Savino, nel ruolo della paziente ma severa e amatissima madre del velocista. La prima parte di Pietro Mennea-La freccia del sud inizia dalle Olimpiadi di Mosca, 1980. Pietro Mennea è ai blocchi di partenza per la conquista della medaglia olimpica. In un attimo, tutta la sua vita gli scorre davanti. E così in una sorta di grande flashback rivedremo la sua Barletta, molti anni prima. Pietro va a scuola, aiuta il padre Salvatore, umile sarto e soprattutto corre già più veloce di tutti. È una corsa che esprime l’energia di vivere e la solarità meridionale tarpata in un carattere timido. Almeno finché non è notato dai dirigenti di una Polisportiva locale, la Avis Barletta. Qui il talento di Pietro trova finalmente una strada e la sua esplosività un metodo. È in occasione di una trasferta dell’Avis che Pietro vede correre e vincere alle Olimpiadi di Città del Messico ‘68 l’atleta nero Tommie Smith. Dallo schermo della tv lo vede alzare al cielo il suo pugno chiuso. Il destino di Pietro è segnato. E il giorno dopo, fatale coincidenza, Pietro corre sotto lo sguardo di Carlo Vittori, il miglior tecnico federale italiano. Pietro vince. E di lì a pochi giorni Vittori lo richiama per proporgli di allenarsi con lui a Formia nella Scuola Nazionale di Atletica “Bruno Zauli”, un centro di eccellenza dove si formano i futuri campioni. La madre Vincenzina si oppone alla decisione di Pietro di intraprendere un futuro incerto nello Sport e, in un diverbio acceso, scaglia contro il figlio un bicchiere che resiste all’urto ma si scheggia; Pietro le intima di conservarlo per brindarci quando le porterà una medaglia d’oro olimpica.
Appuntamento dunque domenica e lunedì, alle 21.10 su Rai Uno con Pietro Mennea- La freccia del Sud, una coproduzione Rai Fiction e Casanova Multimedia, prodotta da Luca Barbareschi, per la regia di Ricky Tognazzi.
Enrica Leone