ACERRA – Domani martedì 28 Ottobre, continuerà, dinnanzi al giudice dell’udienza preliminare del tribunale di Nola, Aurigemma, il processo nei confronti di 62  dipendenti del comune di Acerra accusati di assenteismo. Ad ogni modo sarà il momento del giudizio, cioè il Gup, in seguito alle dichiarazioni da parte dei difensori dei 62 indagati, prenderà decisioni per l’eventuale rinvio a giudizio, che ancora per tanti non è assodato e ovvio, nonostante c’erano, a supporto dell’inchiesta condotta dalla polizia, una telecamera nascosta dalla scientifica ce ha documentato quanto accadeva davanti le quattro macchine marcatempo per “timbrare” durante le ore d’ingresso e uscita degli impiegati comunali.

Circa un terzo di loro si aiutava a “coprire” ingresso e uscita smarcando il badge dei colleghi assenti. Altre due telecamere posizionate poi all’esterno dell’ingresso della sede dell’amministrazione hanno completato di elementi prova l’indagine; indagine tra l’altro avviata da un esposto anonimo arrivato nel maggio scorso agli uffici del commissariato locale. Bisogna precisare che per ciascun indagato vale la presunzione d’innocenza, un diritto incontestabile, stabilito dalla costituzione italiana. Nel frattempo il via libera ai provvedimenti disciplinari, messi in moto il giorno seguente della notifica dei provvedimenti di conclusioni delle indagini preliminari, sono in attesa, aspettando con ansia la conclusione del giudice, il quale potrebbe decidere di non procedere nei confronti di alcuni dipendenti comunali.

La tensione all’interno del palazzo municipale di viale della Democrazia era già alta, ma ha raggiunto l’apice dopo il blitz fatto dai giornalisti di “Quinta Colonna” i quali sono riusciti a fare solo metà del loro lavoro, dato che il sindaco Raffaele Lettieri ( che avrebbe dovuto tutelare l’immagine di città e dipendenti ) si è rifiutato di parlare con i giornalisti. Intanto i difensori degli attuali indagati non si pronunciano ancora evitando di fare qualsiasi commento almeno fin quando il Gup non decida per i rinvii di giudizio. Così, mentre il processo si avvia all’inizio, resta ferma immobile l’inchiesta, che fa paia a tanti, sul voto di scambio. In questa c’è un indagato certo ed è l’ex consigliere comunale Nicola Ricchiuti, già “famoso” per esser stato dichiarato decaduto per le troppe assenze dalla sua stessa compagine politica.

Laura Bifulco

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