Si è tenuto sabato 25 marzo un presidio a Salerno (prima a Parco Pinocchio e piazza Montpelliere e poi in piazza Sinno) organizzato dall’associazione Presidio Permanente e dal Comitato Salute e Vita. La manifestazione era volta a sensibilizzare l’opinione pubblica circa le Fonderie Pisano e sull’emergenza sanitaria e l’inquinamento atmosferico causati dallo stabilimento.
Purtroppo, non è la prima volta che trattiamo l’argomento: sono un po’ di anni ormai che la situazione a Salerno è degenerata. Nel 2016, dopo le numerose denunce, le indagini per monitorare le emissioni derivanti dai processi di fusione delle Fonderie Pisano sono risultate positive: infatti, i valori ed in particolare quelli relativi alle concentrazioni di Monossido di Carbonio (CO), Ossido di Azoto (NOX) e di Biossido di Zolfo (SO2) sono risultati inferiori ai parametri limite previsti della normativa vigente in Italia.
Numerosi i sopralluoghi da parte delle autorità allo stabilimento, tante le denunce degli abitanti delle zone limitrofe e molte le manifestazioni, le proteste da parte della cittadinanza. Una delle prime, avvenuta nel 2015, era stata organizzata proprio dal Comitato Salute e Vita: una fiaccolata per le vittime dell’inquinamento atmosferico della Valle dell’Irno.
Ad anni di distanza, ancora non è stata trovata una soluzione permanente per porre fine ai disagi, soprattutto di carattere ambientale, causati dalla fabbrica della famiglia Pisano.
Dal 2013 le lotte della cittadinanza sono ricominciate, sono state formate nuove associazioni e nonostante l’impegno della collettività solo qualche piccolo risultato è stato raggiunto, nessuno ancora definitivo.
In occasione del presidio di sabato, Lorenzo Forte (portavoce del Comitato) ha rilasciato una dichiarazione per la testata “La Città di Salerno“: “Siamo ancora in attesa che la Regione ci riceva, o quanto meno ci risponda. Siamo fortemente delusi da tanta indifferenza. Se il governatore De Luca continuerà ad ignorarci, non escludiamo una manifestazione anche davanti Palazzo Santa Lucia.
L’inquinamento che noi respiriamo tutti i giorni, le polveri ferrose e gli odori nauseabondi che invadono le nostre case nella Valle dell’Irno – continua Forte – in realtà non riguardano solo noi ma ben tre Comuni. Non solo Fratte, Pellezzano o Matierno, ma l’intera città di Salerno. Ecco perché siamo ancora una volta in strada per sensibilizzare l’opinione pubblica.
Stiamo creando un calendario fitto d’iniziative – afferma il portavoce – Non solo la fiaccolata #Maipiùfonderie del 22 aprile ma anche diversi incontri, tra cui quello dell’8 aprile, nella piazza di Fratte insieme alle altre associazioni, tra cui Legambiente ed Italia Nostra. Saremo anche all’Università di Salerno, il 19 aprile, con un’assemblea pubblica organizzata insieme a diverse associazioni universitarie tra cui Link e Futura, nel quale si discuterà del problema dell’inquinamento e delle Fonderie Pisano in particolare“.
Federica Ruggiero